Covid

In che modo la circolazione dell’aria può essere d’aiuto per prevenire la diffusione del Covid ed i relativi contagi tra persone? A questa domanda hanno cercato di rispondere esperti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù con una ricerca che sta portando alla luce spunti molto interessanti.

 

Covid e circolazione dell’aria: un possibile aiuto per arginare il virus

La circolazione dell’aria, insieme alle tre regole fondamentali che in questi mesi abbiamo acquisito (lavaggio delle mani, distanza, mascherina), è necessaria specialmente in luoghi chiusi ed affollati per cercare di prevenire il contagio. Al chiuso, come risaputo, il Covid si rivela particolarmente insidioso. Anche le regole fondamentali, seppur prescrittive e decisive, non sono sempre in grado di fermare ed arginare la diffusione del paragone.

Con la circolazione dell’aria, sempre insieme alle tre norme famose, vi sarà un aiuto maggiore per la prevenzione dei contagi. E’ emerso infatti che il riciclo dell’aria garantisce una maggiore dispersione dei famosi droplets nello spazio. Per la dispersione dei droplets è utile sia la circolazione d’aria artificiale sia la circolazione naturale. A questa ricerca sono stati allegati alcuni modelli che descrivono nei particolari tale fenomeno.

In un luogo chiuso (ufficio, aula scolastica, ambiente domestico), alla presenza di sei individui, in caso di mancato rispetto delle tre regole di sicurezza, cinque persone su sei rischiano il contagio. Con l’osservanza delle norme fondamentali il rischio scende a quattro persone su sei. Laddove, sempre nel luogo chiuso,  oltre alle regole di sicurezza sia utilizzato anche un metodo di circolazione dell’aria, il rischio di contagio scende ad una persona su sei.

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