In sole 24 ore sono decedute il doppio delle persone venute a mancare nella giornata di ieri, i numeri iniziano a fare paura, soprattutto dal momento in cui si contano 8’804 contagi registrati, in seguito però ad oltre 162’932 tamponi processati.

L’aggiornamento quotidiano sta iniziando a preoccupare i consumatori di tutta Italia, dati alla mano la curva pare impennarsi sempre di più, dimostrando quanto siamo stati inadatti al mantenimento delle distanze di sicurezza. L’ultima giornata, su 162’932 tamponi, sono 8’804 le persone risultate positive al Coronavirus (ieri erano 7’332), con 83 decessi (ieri 43) e 1899 guariti (ieri 2037). Attualmente in Italia abbiamo 99’266 persone positive, di queste 5’796 sono ricoverate con sintomi e 47 sono in terapia intensiva.

Dall’inizio della pandemia sono 381’602 le persone che hanno contratto il virus, di queste 36’372 sono decedute, mentre 245’964 sono state dimesse.

 

Contagi: cosa succede nelle regioni

 

Apriamo la “classifica” dei contagi per regione con la solita Lombardia, le ultime ore ha fatto segnare una crescita di 1’844 persone contagiate dal virus; al secondo posto si posiziona la Campania con 818 nuovi casi, seguita poi dal Veneto con 657. Queste sono, come ormai da consuetudine nel corso delle ultime settimane, le aree più colpite.

Naturalmente non sono le uniche, con un eco leggermente inferiore troviamo Piemonte +499, Emilia Romagna +399, Lazio +543, Liguria +362, Toscana +575, Sicilia +366 e Puglia +315.

Proseguendo troviamo le regioni meno colpite, o comunque le aree in cui i contagi oscillano tra e 100 (nessuna ha segnalato 0 casi), in particolare parliamo di 166 nelle Marche, di 29 nella Provincia Autonoma di Trento, di 182 in Friuli, di 126 in Abruzzo, di 124 nella Provincia Autonoma di Bolzano, di 122 in Sardegna, di 141 in Umbria, per finire con i 60 della Calabria, i 37 della Valle d’Aosta, i della Basilicata ed i 18 del Molise.

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