Il lungo processo di attivazione delle reti 5G sta ora iniziando in diverse città d’Italia, soprattutto ad opera dei colossi della telefonia Tim e Vodafone.

Per primeggiare quanto a rapidità ed efficienza anche nelle reti di quinta generazione, però, i due gestori hanno dovuto pagare un prezzo non indifferente. Si parla infatti di 2,4 miliardi di euro investiti da ciascuno dei due per vedere realizzato il proprio progetto 5G.

In totale, insieme agli altri operatori risultati vincitori delle aste per le frequenze 5G, si sono investiti ben 6.5 miliardi di euro nella nuova tecnologia, vedendola come l’unico futuro possibile per le telecomunicazioni e per la connettività mobile.

Al tempo stesso, risulterà indispensabile per le società di telefonia riuscire a recuperare un simile investimento. Questo implicherà, purtroppo, un graduale aumento delle tariffe: non solo quelle riguardanti la nuova rete, ma anche le promozioni e i bundle già sottoscritti dai clienti.

Aumenti in Tim, Vodafone, Wind, Tre e Fastweb: nuova ondata di rimodulazioni

Per poter recuperare gli ingenti investimenti profusi nella tecnologia 5G, gli operatori storici italiani ricorderanno ad una delle strategie maggiormente utilizzate in questi anni: le rimodulazioni.

Una prima tornata di rincari ha già interessato moltissimi clienti durante l’estate, vedendo tantissime offerte di Tim, Vodafone, Wind e Tre subire aumenti significativi. Una seconda fase di rimodulazioni, invece, si è conclusa appena qualche settimana fa, con ulteriori aumenti applicati da Vodafone, Fastweb e anche Tiscali.

Il tutto sarà funzionale a recuperare gli importanti investimenti profusi nelle nuove tecnologie, nel tentativo di cavalcare la cresta dell’onda in questa nuova fase della tecnologia.

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