Radiazioni SAR

Ogni smartphone presente sul mercato emette delle radiazioni. Di fatto, oggi si parla sempre più degli eventuali pericoli che possono accorrere dalla continua esposizione alle onde elettromagnetiche emesse dai device. I telefoni infatti, non sono semplice dispositivi utilizzati per chiamare: le loro funzioni sono sempre più numerose e complesse, e godono di diverse componenti tecniche che assicurano una grande capacità di calcolo.

Anche per va dell’avvento del 5G, la nuova connessione iper veloce in arrivo sui mercati di tutto il mondo, si teme per la salute degli esseri umani: le onde emanate dagli smartphone in combutta con il nuovo standard per le telecomunicazioni hanno generato allarmismo e preoccupazioni sul Web. I siti che hanno trattato le fake news a riguardo sono numerosissimi e il panico che si è scatenato a seguito delle notizie scorrette, ha indotto molti utenti a dubitare del proprio stesso telefono.

 

Cosa c’è di vero sul discorso “pericolo radiazioni” correlato agli smartphone?

Al di là delle fake news però, ci sono delle accortezze da prendere proprio per evitare la continua esposizione alle onde. Premettiamo che non c’è nulla da temere, in quanto queste radiazioni sono di tipo non ionizzanti, di conseguenza non possono provocare mutazioni ai geni dell’individuo e al DNA, impedendo quindi, il proliferare di malattie pericolose e gravi. Magari sarebbe preferibile non dormire con il device acceso vicino alla testa, oppure non indossarlo nella tasca dei pantaloni vicino alle parti intime.

Vi garantiamo inoltre che ogni telefono è, per Legge, obbligato ad avere un certo valore SAR (tasso d’assorbimento specifico) dichiarato dall’Unione Europea in sede di Commissione, a 2 Watt per Kg. Ogni smartphone che non rispetta tale limite non può essere commercializzato nel nostro continente.

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