dvb t2

Il digitale terrestre é in procinto di cambiare le sue frequenze adottando uno standard. a partire dal prossimo anno, infatti, all’inizio implementazione al DVB T2, il quale permetterà la diffusione del 5G sull’intero territorio nazionale.

Con l’arrivo di questo nuovo standard per il digitale terrestre, quindi, gli utenti saranno tenuti a svolgere una serie di operazioni per adattare i propri dispositivi alle nuove frequenze. In particolar modo, secondo le normative, saranno tre le possibilità riservate ai diversi tipi di telespettatori.

DVB T2: ecco cosa fare per continuare a guardare il digitale terrestre

Prima di procedere con le modalità previste per l’adeguamento del proprio dispositivo al DVB T2, dobbiamo segnalare che rispetto al 5G questa operazione sarà obbligatoria. In che senso? Beh, il 5G rappresenterà una scelta per l’utente, il  quale potrà decidere, per l’appunto, se navigare a velocità più elevate o meno; il DVB T2, invece, dovrà essere adottato obbligatoriamente o non si potrà più beneficiare del segnale televisivo.

A tal proposito, quindi, gli utenti potranno:

  • effettuare una semplice risintonizzazione dei canali posseggono una televisione fabbricata a seguito al 2017;
  • acquistare un nuovo dispositivo se il televisore posseduto e antecedente al 2017 e si vuole effettuare un upgrade e non accostare a quest’ultimo un decoder;
  • adattare il proprio obsoleto televisore DVB T2 grazie all’acquisto di un semplice decoder.

Precisiamo che facciamo riferimento all’anno 2017 poiché secondo le normative, a seguito di quel periodo, le televisioni sono state fabbricate essendo tutte possedendo già il supporto al codec HEVC e quindi al nuovo standard per il digitale.

Articolo precedenteTIM, Vodafone e Wind: arriva la legge che manda in estasi i clienti
Articolo successivoWhatsApp, gli utenti a breve perderanno questa funzione della chat