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Un ragazzo di nome Jordan Herzog è una stella nascente del gaming. Ad appena 12 anni è giù un campione di Fortnite, il battle royale più famoso degli ultimi tempi. Per vincere i tornei a cui partecipa, Jordan si allena dalle otto alle quattordici ore al giorno.

Il verbo allenare non è usato a caso. Infatti gli eSports sono discipline riconosciute e molto seguite, con un giro di affari non trascurabile. I tornei hanno un livello competitivo molto alto e partecipano veri e propri professionisti del settore. Per eccellere in questo campo servono allenamento e riflessi, cose che Jordan a quanto pare possiede.

La carriera da giocatore professionista di Jordan è supportata attivamente da suo padre Dave. Il genitore possiede un negozio di accessori legati al mondo dei videogiochi e sta investendo sulla competitività del figlio. Basti pensare che la postazione da gaming del ragazzo ha raggiunto un valore superiore ai 30 mila dollari.

In una recente intervista, Dave ha dichiarato: “L’ho cresciuto per questo”. Jordan infatti gioca ai videogiochi da quando aveva 3 anni, a 7 anni era un campione di Halo e a 10 era un giocatore migliore di tutti i suoi coetanei. A 12 anni ha vinto il suo primo torneo battendo giocatori con una esperienza maggiore.

Adesso Dave ha preso una decisione non facile da condividere. Per evitare a Jordan qualsiasi distrazione e concedergli più tempo per allenarsi sugli eSports, il ragazzo non frequenterà più la scuola. Piuttosto che seguire i corsi della scuola superiore, Jordan studierà da casa alternando allenamento e riposo.

Attualmente il monte premi vinto da Jordan ammonta a 60 mila dollari, quindi il talento del ragazzo è fuori discussione. Al momento non è chiaro come questa decisione peserà sul ragazzo, ma è certamente una decisione importante, nel bene e nel male. È certamente apprezzabile che un genitore voglia coltivare le passione e il talento del figlio, ma questa situazione farà discutere.

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VIAbostonglobe
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