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Google Chrome intensifica gli avvisi di sicurezza online

Chrome si prepara a segnalare in modo più evidente i siti non protetti da HTTPS

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Chrome

Google ha annunciato un’importante evoluzione nella sicurezza di Chrome. A partire da ottobre 2026, il programma infatti introdurrà in modo predefinito la funzione “Usa sempre connessioni sicure”. Una novità che renderà obbligatorio l’utilizzo del protocollo HTTPS per garantire una navigazione più protetta. Tutte le pagine che utilizzano ancora il vecchio e vulnerabile HTTP verranno così evidenziate come “non sicure” con etichette rosse e messaggi d’allerta molto più visibili rispetto a oggi.

Attualmente, Chrome avverte in modo discreto o su richiesta dell’utente, ma la nuova impostazione trasformerà la segnalazione in un avviso permanente e automatico.

Chrome e la battaglia contro i siti non sicuri

Secondo i dati diffusi dall’azienda, tra il 95% e il 99% del traffico mondiale utilizza già connessioni protette. Questo tasso elevato di adozione consente ora a Google di spingere la transizione definitiva. Il lancio effettivo inizierà ad aprile 2026, offrendo la novità in anteprima a chi utilizza la “Navigazione sicura avanzata”. Invece, l’attivazione per tutti gli utenti avverrà entro la fine dell’anno.

Gli avvisi di sicurezza di Google Chrome non sono una novità assoluta. Il primo messaggio “La tua connessione non è privata” apparve nel 2021, avvertendo gli utenti di non inserire dati sensibili nei moduli dei siti non cifrati. Da allora, la sicurezza è diventata uno dei pilastri del browser, che ha pian piano ampliato le protezioni contro phishing, malware e tracciamento illecito.

Nell’annuncio ufficiale, Google ha sottolineato che gli attacchi basati su HTTP non sicuro non sono più rari o teorici ma un pericolo piuttosto frequente. Ecco perché Chrome vuole rendere più visibili e incisivi gli avvisi, così da scoraggiare l’uso di protocolli obsoleti. Tale misura non avrà solo un impatto tecnico ma anche culturale. I siti che non adotteranno HTTPS rischiano di essere penalizzati nella percezione pubblica, oltre che nell’indicizzazione sui motori di ricerca. In altre parole, Google utilizza la forza di Chrome per educare l’intero ecosistema digitale a una maggiore consapevolezza della sicurezza.

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