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Energia trasferita via wireless tramite laser: ecco come

Ben 800 watt di energia sono stati trasferiti a 8 km di distanza grazie all'uso di un laser. Ecco i dettagli di tale innovazione.

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Energia

Il settore della trasmissione wireless di energia ha raggiunto un importante traguardo. La novità è stata presentata dagli esperti della Darpa, l’agenzia statunitense dedicata a progetti avanzati di ricerca. Quest’ultimi sono riusciti a trasmettere senza fili oltre 800 watt di potenza per 30 secondi. Coprendo una distanza significativa di 8,6 chilometri. In termini energetici, il trasferimento ha superato il megajoule, una quantità notevole considerata la modalità di trasmissione. Tale risultato rappresenta un record, superando di gran lunga il precedente test in cui si erano trasferiti soltanto 230 watt per 25 secondi su una distanza molto più contenuta (1,7 chilometri).

Energia trasmessa via wireless: ecco le recenti novità

La tecnologia alla base di tale sistema utilizza un fascio laser. Quest’ultimo, attraverso uno specchio parabolico, viene riflesso e indirizzato verso un ricevitore. Composto da pannelli fotovoltaici. I quali hanno il compito di convertire la radiazione luminosa in energia elettrica utilizzabile. I test finora condotti sono avvenuti con una trasmissione laser orizzontale al livello del suolo. Una modalità che presenta alcune difficoltà, poiché il fascio deve attraversare lo strato atmosferico più denso. Con inevitabili perdite di energia. Eppure, i risultati sono stati giudicati molto promettenti considerando che si tratta solo della prima fase di un programma di ricerca triennale.

Il progetto che ha permesso tale innovazione, denominato Prad e inserito nel più ampio programma Power, si propone di sviluppare una tecnologia capace di trasferire energia in modo istantaneo. E senza necessità di collegamenti fisici tra punto di emissione e punto di ricezione. L’idea di fondo è impiegare tale metodologia in scenari critici, come situazioni di guerra o dopo calamità naturali. Situazioni dove le infrastrutture elettriche tradizionali risultano distrutte o impossibili da ripristinare in modo rapido. In tali circostanze, la possibilità di trasmettere energia da un luogo sicuro rappresenterebbe un enorme vantaggio.

Al momento, il ricevitore sviluppato da Teravac in soli tre mesi raggiunge un’efficienza del 20% su brevi distanze. Un valore considerato ancora basso rispetto alle potenzialità teoriche. Eppure, i ricercatori rassicurano che in tale fase iniziale l’attenzione è rivolta principalmente a rendere il sistema scalabile e funzionale su distanze maggiori. Rimandando il miglioramento dell’efficienza a step successivi.

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