Battlefield ha sempre presentato un elemento distintivo nel settore degli sparatutto. Si tratta della possibilità di interagire e distruggere l’ambiente circostante. Tale aspetto è arrivato con forza nel 2008, grazie a Battlefield: Bad Company. Titolo che ha segnato il debutto del motore Frostbite sviluppato da DICE. Introducendo una nuova concezione del realismo nei giochi di guerra. Con l’uscita di Battlefield 2042 nel 2021, però, molti fan sono rimasti delusi per il netto ridimensionamento di tale opzione. Le cose sembrano destinate a cambiare. Un video trapelato in rete contiene circa sei minuti di gameplay da una visione preliminare di Battlefield 6. Le immagini mostrano chiaramente un ritorno alla distruttibilità ambientale come fulcro dell’azione.
Battlefield 6: i dettagli emersi dal video online
Per realizzare tale progetto, DICE sta collaborando con tre studi di sviluppo. Ovvero Motive Studios, Ripple Effect Studios e Criterion. In particolare, Motive si occupa della modalità campagna. I responsabili del progetto, Roman Campos-Oriola e Philippe Ducharme, hanno rivelato in un’intervista alcune delle ispirazioni dietro la narrativa del nuovo titolo. Hanno citato, tra le fonti di riferimento, il film Civil War di Alex Garland e la serie TV Lioness. Sottolineando l’interesse per storie incentrate su persone comuni alle prese con circostanze straordinarie.
L’intenzione è quella di offrire una trama profonda e ricca di sfumature emotive. La quale sia capace di coinvolgere i giocatori anche dal punto di vista narrativo. Secondo Ducharme, la gestione dei ritmi e delle tensioni, così importante nell’horror, è stata in parte trasportata anche qui. Ciò anche se è stato necessario adattare tali dinamiche ad un un contesto completamente diverso. Electronic Arts ha confermato che la presentazione ufficiale di Battlefield 6 avverrà nell’estate del 2025. Con tali presupposti, cresce l’attesa per un capitolo che potrebbe riportare la serie in auge nel settore gaming. Ciò grazie alla combinazione vincente di azione spettacolare, libertà distruttiva e una campagna narrativa più curata.