Uno dei progetti più importanti per quanto riguarda il panorama internazionale dell’energia sicuramente riguarda la fusione nucleare, una collaborazione che vede coinvolti tantissimi paesi punta all’accensione del primo reattore per la produzione di energia pulita e completamente autoalimentata, stiamo ovviamente parlando del progetto Iter che ha recentemente raggiunto un traguardo importante, il progetto ha infatti annunciato il completamento del suo sistema magnetico centrale grazie all’arrivo dell’ultimo modulo del gigantesco elettromagnete, noto come central solenoid.
Impresa incredibile
A muovere questo progetto c’è ovviamente la convinzione ingegneristica di dimostrare che la fusione nucleare, il medesimo processo che alimenta le stelle, può essere riprodotta e controllata sulla terra per generare energia pulita, sicura e virtualmente inesauribile, il reattore in questione quando sarà operativo punta alla produzione di 500 MW di energia termica da fusione utilizzando solo 50 MW di energia inserita in ingresso nel circuito, si parla dunque di un guadagno netto di 10 volte.
Nello specifico, il sistema magnetico, costituito non soltanto da un solenoide centrale, ma anche da sei magneti poloidali costruiti dalla Russia, ha il compito di fondamentale importanza di confinare il plasma surriscaldato a 150 milioni di gradi Celsius, nello specifico questi campi magnetici impediscono al plasma di toccare le pareti del reattore creando una gamma invisibile che rende la reazione possibile.
Il progetto procede spedito e questo traguardo arriva in un momento decisamente importante, basti pensare che nel 2024 Iter ha rispettato al 100% i suoi obiettivi di costruzione e solo qualche settimana fa ha visto l’installazione del primo settore del contenitore nel pozzo del reattore, anticipando di fatto la tabella di marcia.
Indubbiamente la realizzazione di questo reattore sperimentale deve essere necessariamente un successo dal momento che la fusione nucleare, oltre che un obiettivo rappresenta la prima vera e propria arma contro il surriscaldamento globale, dal momento che riuscire a domare una potenza della natura come la reazione che alimenta le stelle consentirebbe di annientare in pochi passi il combustibile fossile utilizzato fino a questo momento annientando di conseguenza anche le emissioni di CO2.