Google sta studiando un’evoluzione interessante per la funzione “Tocco rapido” già presente sugli smartphone Pixel. Il gesto attivabile con un doppio tap sul retro del dispositivo, oggi utilizzato per eseguire azioni rapide come accendere la torcia, avviare un’app o richiamare Gemini, potrebbe presto diventare molto più sofisticato. Un nuovo brevetto depositato presso il WIPO (World Intellectual Property Organization) suggerisce infatti l’intenzione di ampliare notevolmente questa modalità di interazione.
Gesture avanzate direttamente sulla scocca: tocchi specifici per controllare nuove funzioni
Al centro del documento c’è un sistema che permette di rilevare tocchi su zone precise della scocca posteriore, non più solo un semplice doppio tap. In pratica, lo smartphone sarebbe in grado di distinguere gesture diverse in base al punto e alla sequenza del tocco, traducendole in comandi personalizzabili. Tutto ciò dovrebbe riguardare in particolar modo il controllo del volume, la gestione multimediale e la rotazione dello schermo.
Google si è prefissata un obiettivo principale: la scocca dello smartphone dovrà diventare un’estensione dell’interfaccia in modo da garantire agli utenti di poter interagire con lo smartphone bypassando il display. Un’idea che potrebbe rivoluzionare il modo in cui si usano gli smartphone in mobilità, specie in situazioni dove l’accesso allo schermo non è immediato.
L’AI per evitare tocchi involontari
Una delle sfide affrontate dal brevetto riguarda il riconoscimento corretto dei gesti. Google, infatti, ha previsto un sistema basato su apprendimento automatico per ridurre gli errori e distinguere i tocchi volontari da quelli casuali. Un passo in avanti rispetto all’attuale “Tocco rapido”, che ancora oggi può essere soggetto a input non riconosciuti o attivazioni non desiderate.
Quando potrebbe arrivare questa novità
Non è ancora chiaro se e quando questa tecnologia verrà implementata su un prodotto reale. Come spesso accade con i brevetti, l’idea potrebbe restare sulla carta. Tuttavia, trattandosi dell’evoluzione di una feature già esistente, è plausibile che Google stia lavorando per integrarla su uno dei futuri modelli Pixel, magari a partire dai prossimi Pixel 9. Resta da capire se l’hardware attuale sia già pronto o se sarà necessario un design rivisto per gestire tocchi più complessi con precisione.