Le mamme italiane non hanno tutti i torti quando si lamentano dell’uso eccessivo del cellulare. Una ricerca di Amazon Kindle ha confermato quello che molti sospettavano: ansia e stress sono, almeno in parte, legati alla nostra dipendenza dagli schermi.
La mania delle notifiche che rovina il benessere
Lo studio, presentato in occasione della Giornata Mondiale della Disconnessione del 7 marzo, ha rivelato che gli italiani arrivano a controllare il telefono fino a 80 volte all’ora, in una continua caccia alle notifiche. Un comportamento che non solo porta a essere perennemente distratti, ma influisce anche sul livello di stress. Il problema non si ferma alla giornata lavorativa: il 92% degli intervistati ha ammesso di essere connesso fino a poco prima di andare a dormire, mentre una buona parte continua a ricevere notifiche anche dopo le 23. Questo significa che il momento del riposo viene continuamente disturbato, rendendo più difficile rilassarsi davvero.
Gli esperti consigliano di “staccare” almeno un’ora prima di mettersi a letto, dedicandosi ad attività più rilassanti. Ma il problema non riguarda solo gli smartphone: ormai le notifiche arrivano anche da smartwatch, tablet e laptop, creando un bombardamento continuo di stimoli che è difficile ignorare. Il cervello, ogni volta che sente un suono o una vibrazione, lo interpreta come un segnale di emergenza, mantenendoci in uno stato di allerta costante.
A rendere la situazione ancora più complicata è il fatto che ogni distrazione ha un impatto sulla concentrazione. Dopo aver interrotto un’attività per controllare una notifica, servono almeno 60-90 secondi per tornare realmente focalizzati su quello che si stava facendo. Queste continue interruzioni, alla lunga, compromettono la produttività e aumentano la sensazione di affaticamento mentale.
L’invito degli esperti è chiaro: provare a ridurre il tempo trascorso davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali, può fare una grande differenza per il benessere quotidiano. Riscoprire attività come la lettura o semplicemente godersi momenti senza notifiche potrebbe essere il primo passo per un rapporto più sano con la tecnologia.