OpenAI ha recentemente introdotto una novità particolarmente interessante. Si tratta di Operator. Ovvero un agente di intelligenza artificiale avanzato progettato per rivoluzionare l’interazione degli utenti con il web e le applicazioni digitali. Tale strumento, disponibile in anteprima per gli utenti “Pro” negli Stati Uniti, è stato pensato per automatizzare attività online. E non solo. Agisce anche per ridurre il carico di lavoro ripetitivo e semplificare i flussi operativi sia per individui che per aziende.
OpenAI presenta i suoi nuovi agenti AI
Al centro di Operator c’è il modello Computer-Using Agent (CUA). Si tratta di un sistema altamente sofisticato che unisce la capacità visiva di GPT-4o con algoritmi di ragionamento basati sull’apprendimento potenziato. Ciò gli permette di simulare un’interazione umana completa con interfacce grafiche. Il tutto senza la necessità di API specifiche per ogni piattaforma. In pratica, Operator può agire come un assistente virtuale che “vede” l’interfaccia tramite screenshot. Successivamente la analizza e compie azioni come cliccare o digitare. Proprio come farebbe un utente umano.
Il processo decisionale di Operator di OpenAI si basa su tre fasi principali. Ovvero percezione, ragionamento e azione. In primo luogo, acquisisce una rappresentazione visiva dell’ambiente di lavoro attraverso screenshot. Successivamente, pianifica i passaggi necessari per completare un compito, adattandosi alle informazioni raccolte e agli imprevisti. Infine, esegue le operazioni richieste, chiedendo conferma all’utente per azioni delicate. Tale approccio iterativo gli consente di gestire compiti complessi, come prenotare un viaggio o navigare su piattaforme con interfacce dinamiche.
È importante sottolineare che, nonostante tali capacità avanzate, l’azione umana non è mai esclusa. Operator è stato progettato per lavorare con gli utenti. Inoltre, sono state implementate rigorose misure di protezione. Ciò per minimizzare i rischi legati alla privacy e alla sicurezza. Il sistema è in grado di rilevare e bloccare potenziali minacce, come phishing o manipolazioni.
Al momento, Operator ha dimostrato prestazioni impressionanti nei test, ma presenta ancora margini di miglioramento. OpenAI considera tale fase iniziale un banco di prova per affinare le sue funzionalità e raccogliere feedback. In futuro, l’obiettivo è rendere il servizio disponibile a un pubblico più ampio, integrandolo in ChatGPT.