Un’indagine condotta da Fabian Bräunlein e Luca Melette ha portato alla luce una preoccupante vulnerabilità delle infrastrutture energetiche europee. La scoperta, avvenuta durante un progetto artistico in Germania, ha rivelato che i sistemi di gestione delle reti elettriche rinnovabili sono facilmente manipolabili, esponendo l’intero continente a potenziali blackout su larga scala.
L’Europa a rischio blackout
Il problema risiede nella tecnologia Radio Ripple Control, un sistema sviluppato agli inizi del XX secolo per regolare dispositivi remoti attraverso segnali analogici. Ancora oggi utilizzato in Europa, il sistema invia comandi non criptati a infrastrutture critiche come impianti di energia rinnovabile, lampioni stradali e pompe di calore. Questi segnali, trasmessi tramite modulazione a spostamento di frequenza (FSK), servono a bilanciare la domanda e l’offerta di energia. Tuttavia, la mancanza di protezioni adeguate permette a chiunque disponga di apparecchiature radio di base di intercettare, manipolare o riprodurre i comandi inviati, mettendo a rischio la stabilità dell’intera rete.
Gli studiosi hanno dimostrato la vulnerabilità del sistema attraverso tecniche di reverse engineering, creando un emulatore in grado di inviare comandi validi. L’esperimento ha evidenziato come sia possibile provocare sovraccarichi o interruzioni nell’immissione di energia, causando squilibri nella frequenza di rete che potrebbero scatenare blackout a cascata. Uno squilibrio significativo, come i 60 GW di capacità rinnovabile gestiti dalla Germania, potrebbe compromettere la rete europea, portando a conseguenze economiche e sociali devastanti.
Nonostante i rischi, l’implementazione di sistemi più sicuri come iMSys, che utilizza tecnologia LTE crittografata, procede a rilento. In molte aree, inclusa Amburgo, si continuano a utilizzare infrastrutture obsolete basate sul Radio Ripple Control. La transizione richiederà investimenti consistenti e tempi lunghi, lasciando nel frattempo l’Europa vulnerabile ad attacchi mirati.
La questione solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza energetica del continente, sottolineando la necessità di accelerare il passaggio a tecnologie più moderne e protette. Fino ad allora, la rete elettrica rimane un bersaglio alla mercé di chiunque voglia sfruttarne le debolezze.