Nell’ultimo periodo, il Team di Meta ha preso delle decisioni controverse che hanno suscitato diverse polemiche, specialmente negli Stati Uniti. Questo ha portato ad un incremento del numero di ricerche su come eliminare il proprio account.
Le conseguenze delle decisioni di Meta
Meta, precedentemente conosciuta come Facebook Inc., oramai è diventata una delle aziende più influenti per quanto riguarda i social media. L’obiettivo del CEO, Mark Zuckerberg, è quello di creare un ecosistema digitale che favorisca la connessione tra persone e comunità. Proprio per questo, sulle piattaforme di punta: Facebook, Instagram, WhatsApp e Threads; sono applicate delle misure per contrastare la disinformazione e l’incitamento all’odio. Tuttavia, la recente fine al Fact-Checking da parte di terze parti e l’allentamento alle politiche di moderazione dei contenuti, ha portato a forti polemiche.
Le decisioni hanno scatenato un’ondata di reazioni, tra cui l’incremento del 5000% delle ricerche su come eliminare il proprio account dalle varie piattaforme. Ma questa è solo una parte, siccome secondo Google Trends è diventata famosa la frase “alternative a Facebook”, e simili. Il motivo è che le politiche di moderazione esistevano proprio per arginare la disinformazione e i discorsi d’odio. Ma l’approccio di Zuckerberg sembra essere cambiato, siccome ha iniziato a puntare ad un sistema di “Note della Comunità” simile a quello di X.
La mossa di Meta ha attirato critiche anche da parte di esperti. Tra coloro che hanno espresso il proprio giudizio, il CEO di Mastodon, Eugen Rochko, ha definito “allarmante” la situazione, essendo preoccupato per la sicurezza dei contenuti online. Mentre gli utenti manifestano la loro insoddisfazione, coloro che beneficiano da questa direzione dell’azienda sono i concorrenti. Infatti, piattaforme alternative come Bluesky e, l’appena citato, Mastodon hanno guadagnato popolarità, siccome considerati più sicuri.
Vedendo il tutto diversamente, invece, Meta potrebbe aver preso queste decisioni per evitare problemi con un’eventuale amministrazione Trump. Infatti, quest’ultimo accusa da tempo le piattaforme di favorire idee progressiste. Però, oltre all’America, anche l’Europa sta rafforzando le regole contro la disinformazione, evidenziando, in questo modo, il difficile equilibrio della libertà di espressione.