Le cinture di sicurezza a bordo auto sono uno degli elementi indispensabili da utilizzare per salvaguardare la propria vita. Un elemento che consente a tutti i passeggeri di avere una maggiore sicurezza, ed evitare spiacevoli conseguenze, in caso di frenate improvvise. Molte volte, non tutti i passeggeri hanno lโabitudine di utilizzarla. Una notizia che deve certamente far riflettere รจ quella della decisione presa dalla Corte di Cassazione per il caso Ruspantini.
Eโ stata infatti annullata con rinvio lโassoluzione di una ragazza della provincia di Frosinone accusata di omicidio colposo per la morte di Gianmarco.ย Indossare la cintura in auto รจ un obbligo che deve essere rispettato dal passeggero, ma anche un accorgimento per il conducente. In caso di incidente con vittima, infatti, vi รจ lโaccusa di omicidio colposo nel caso in cui la cintura non venisse utilizzata.
Cintura di sicurezza: responsabilitร del conducente
La decisione presa dalla Cassazione sulla 29enne di Alatri parla chiaro. Una disposizione, dunque, che deve attirare lโattenzione di tutti e non deve assolutamente passare inosservata. Non a caso, infatti, nel caso di morte di un passeggero, durante un incidente in auto, la colpa sarร attribuita al conducente anche se la vittima in quel momento non stava utilizzando la cintura.
Tutti noi sappiamo che seguire determinate regole mentre si รจ a bordo o alla guida di un veicolo. Regole che vengono imposte dal Codice della Strada con lโobiettivo di tutelare la sicurezza e lโincolumitร di automobilisti e cittadini. Lโutilizzo della cintura di sicurezza deve dunque essere un obbligo da rispettare anche quando non si รจ alla guida.
Nel caso dellโincidente in cui Gianmarco Ruspantini era passeggero, secondo il perito incaricato dal Tribunale, lโutilizzo della cintura di sicurezza avrebbe evitato la morte. Ricordiamo che non indossando la cintura nei sedili posteriori รจ stato sbalzato fuori dallโauto il 31 dicembre del 2015.