La nuova generazione di CarPlay è attesa da tempo. Apple aveva promesso il suo arrivo nel 2024, ma, ad oggi, siamo nel 2025 e ancora nulla di concreto. Mentre le aspettative crescono, la domanda resta: Apple sta davvero lavorando su una versione completamente nuova? O si limita a migliorare quella esistente? Gli ultimi aggiornamenti intanto mostrano novità significative. Aaron di MacRumors ha pubblicato alcune immagini del futuro CarPlay 2.0, incentrato su una delle novità più attese: i widget. Tali cambiamenti potrebbero ridurre ulteriormente il divario tra l’infotainment delle auto e gli smartphone che usiamo quotidianamente. Dopo tutto, è questo che CarPlay e Android Auto si propongono di fare e cioè semplificare e rendere sicura l’interazione durante la guida.
Widget CarPlay: cosa mostreranno?
Le immagini mostrano widget come l’orologio, le previsioni del tempo e un’integrazione dei prossimi eventi in calendario. In un colpo d’occhio, il conducente può vedere informazioni importanti senza distrarsi troppo. Non è solo una questione estetica. I widget rappresentano una vera rivoluzione nell’interazione con il sistema di bordo. La familiarità delle app rende l’utilizzo immediato e sicuro. Quando la tecnologia in auto diventa più simile a quella dei dispositivi portatili, la facilità d’uso è garantita. La versione di CarPlay mostrata sembra molto simile all’interfaccia di iPhone e iPad. Non è un caso. Apple ha sempre puntato sull’uniformità e sulla continuità dell’esperienza d’uso.
Perché non applicare lo stesso principio alle auto? Il nuovo CarPlay non solo integra widget per la navigazione o la musica, ma permette di visualizzare altre informazioni con maggiore chiarezza. Perché Apple non si limita a migliorare l’attuale versione di CarPlay? Non sarebbe stato più facile? La risposta è semplice. CarPlay 2.0 mira a trasformare il modo in cui interagiamo con l’auto, migliorando ogni aspetto dell’esperienza di guida. Con il nuovo sistema, l’interfaccia sarà ancora più intuitiva, rendendo ogni viaggio più sicuro e confortevole. La domanda ora è: quando arriverà?