Toyota si conferma leader nell’innovazione, senza dimenticare le motorizzazioni endotermiche. Al Salone di Tokyo 2025, il costruttore giapponese ha presentato un motore turbo quattro cilindri da 2 litri. Una soluzione pensata per ridefinire il concetto di sportività. Con una potenza fino a 400 CV per le stradali e quasi 600 CV per le versioni da corsa, questo propulsore punta a dominare le piste e le strade del futuro.
Il motore è stato montato su una versione speciale della GR Yaris, segno che Toyota crede nel progetto. La sua versatilità è un punto chiave. Questo può essere infatti installato in posizione trasversale o longitudinale, ampliando le applicazioni su diversi modelli. Si tratta di un propulsore senza elettrificazione, una scelta che riflette la volontà di mantenere vive le emozioni dei motori tradizionali. Non è una novità isolata. Già nel 2024, Toyota aveva anticipato il lavoro su una nuova gamma di motori. Una famiglia che includerà anche unità elettrificate da 1,5 litri, per coniugare potenza ed efficienza.
Celica e MR2: il ritorno delle leggende Toyota?
L’attenzione si sposta ora sui modelli che accoglieranno questa nuova tecnologia. Celica e MR2, nomi iconici della storia Toyota, sembrano essere i candidati ideali. Le voci sul ritorno della Celica sono ormai insistenti, e questo motore potrebbe rappresentarne il cuore pulsante. Toyota dimostra così di voler rilanciare il mercato delle sportive, puntando su performance e tradizione. La possibilità di condividere questi motori con partner come Mazda e Subaru apre scenari interessanti. Si parla di una collaborazione strategica per ampliare l’offerta e abbattere i costi di sviluppo. Il futuro delle sportive Toyota appare luminoso. Con l’attenzione sempre maggiore verso l’efficienza, anche i motori endotermici trovano spazio in un mercato in evoluzione. Questo 2.0 turbo promette di essere un simbolo di passione e tecnologia. Toyota non si ferma, pronta a scrivere nuove pagine nella storia dell’automobilismo. Cosa ci riserverà ancora il costruttore giapponese? Solo il tempo lo dirà. Per ora, l’attesa cresce.