venerdì, Febbraio 7, 2025
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FunkSec: Italia al terzo posto per attacchi hacker

di Valentina Acri
2 Minuti lettura

Attacco hacker tramite estensioni di ChromeIn un mondo in cui il digitale e il tech fanno sempre più parte della nostra quotidianità e internet ci consente di effettuare qualunque tipologia di operazione, si parla sempre più spesso delle minacce informatiche a cui siamo esposti. In questo panorama sempre più complesso, e in cui si punta ad ottimizzare la sicurezza degli utenti, non possiamo certamente non parlare del gruppo ransomware noto con il nome di FunkSec.

Non a caso, infatti, sta attirando l’attenzione di tutti la notizia che rende noto che FunkSec abbia colpito un numero superiore a 85 utenti solamente nel mese di dicembre 2024. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito agli attacchi informatici nel nostro Paese.

FunkSec preoccupa sempre di più

Gli attacchi informatici preoccupano sempre di più. Preoccupazione che non riguarda solamente semplici utenti bensì grandi aziende e realtà consolidate anche a livello globale. Tra le principali minacce, c’è proprio FunkSec, gruppo ransomware che, secondo una recente analisi condotta, ha colpito oltre 85 vittime solamente a dicembre 2024.

L’analisi, condotta da Check Point Research (CPR), ci consente dunque di capire che con il dato relativo a dicembre, FunkSec supera qualunque altro gruppo ransomware in termini di volume di attacchi. Chiedersi, di conseguenza, qual è l’attuale situazione dell’Italia è piuttosto spontaneo.

In merito a ciò, sappiamo che l’Italia, con il 5% degli attacchi registrati, si colloca sul terzo gradino del podio. Il terzo, dunque, tra i Paesi più colpiti, insieme al Brasile. A precedere il nostro Paese ci sono solamente gli Stati Uniti e l’India.

Non a caso, FunkSec continua a preoccupare tantissime realtà poiché è in grado, non solo di crittografare i dati, ma anche di rubare informazioni sensibili e, successivamente, minacciare di renderli pubblici nel caso in cui si decida di non pagare il riscatto. Tuttavia, la maggiore preoccupazione deriva proprio dall’utilizzo, da parte di quest’ultimo, di strumenti di intelligenza artificiale per lo sviluppo di malware.

 

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