La transizione energetica globale rappresenta una sfida cruciale per la sostenibilità del pianeta. Tra gli strumenti fondamentali per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e contrastare il cambiamento climatico, il fotovoltaico gioca un ruolo centrale. I pannelli solari offrono un’alternativa sostenibile, ma in Italia lo sviluppo delle energie rinnovabili continua a essere ostacolato da complessi iter burocratici, lunghi tempi di autorizzazione e costi elevati.
Il fotovoltaico in Italia, una possibilità da sviluppare
Uno studio condotto da Elemens, società di consulenza energetica, ha analizzato il peso economico delle autorizzazioni, rivelando che queste rappresentano il 18% del costo complessivo di un impianto fotovoltaico, nonostante un calo del 20% registrato nella seconda metà del 2024 rispetto all’anno precedente. Nel 2022, il costo delle autorizzazioni aveva raggiunto il 35%, influenzato dalla crisi energetica scatenata dal conflitto tra Ucraina e Russia.
Nonostante le difficoltà, le installazioni di impianti fotovoltaici in Italia sono in crescita. La capacità installata è passata da 2.240 MW nel primo semestre del 2022 a 5.570 MW nella seconda metà del 2023, raggiungendo 3.970 MW nello stesso periodo del 2024. Tuttavia, i costi delle autorizzazioni in Italia restano il doppio rispetto a Paesi come la Spagna. Quest’ultima, con una capacità installata simile nel 2024 (6,7 GW contro i 7 GW dell’Italia), potrebbe superare il Bel Paese entro il 2026 per capacità complessiva.
Francia e Germania presentano problematiche analoghe. In Francia, le autorizzazioni, numericamente inferiori, risultano più costose, mentre in Germania i prezzi sono comparabili a quelli italiani. Nel frattempo, l’aumento delle autorizzazioni in Italia ha contribuito a ridurre il peso della burocrazia e limitare la speculazione, che in passato aveva gonfiato i costi.
Anche i prezzi dell’energia, più bassi e stabili rispetto al 2022, hanno giocato un ruolo positivo. L’attuale contesto offre segnali incoraggianti per il settore, ma resta il bisogno di interventi strutturali per semplificare i processi e favorire la competitività del fotovoltaico italiano sul panorama europeo.