Tra gli obiettivi principali di Google nel 2025 c’è certamente quello di migliorare la sua intelligenza artificiale ed in particolare modo Gemini. Stando a quanto riportato, il chatbot su Android ha ricevuto delle migliorie importanti che sono arrivate proprio con l’ultimo aggiornamento. Questo ha introdotto infatti il supporto all’analisi dei file PDF e ha apportato un restyling grafico in modo da rendere l’interfaccia ancora più intuitiva e moderna.
Nuovo design per un’interazione più fluida: Gemini migliora così
La nuova interfaccia si concentra su un menu pop-up ridisegnato, che appare nella parte inferiore dello schermo quando si attiva l’assistente. Tra le modifiche più evidenti:
- Campo di testo semplificato, ora visualizzato come una linea singola più pulita;
- Opzioni di input (testuale, vocale e tramite fotocamera) riorganizzate in modo più chiaro;
- Introduzione di un pulsante “+” per caricare rapidamente immagini o file;
- Integrazione di Gemini Live più armonizzata nel layout complessivo.
L’aggiornamento sta arrivando gradualmente agli utenti e sembra essere in fase di rollout progressivo.
Analisi dei file PDF direttamente da Files by Google
L’altra grande novità riguarda la possibilità di analizzare i file PDF direttamente dall’app Files by Google. Questa funzione, inizialmente testata alcuni mesi fa, è ora disponibile per gli utenti di Gemini Advanced, la versione premium dell’assistente.
Tramite il file manager, gli utenti possono ora compiere facilmente alcune operazioni che per molti possono risultare fondamentali:
- Aprire un PDF e chiedere a Gemini di analizzare il contenuto;
- Ricevere riassunti dettagliati e risposte specifiche basate sui contenuti del documento;
- Velocizzare il processo di lettura e comprensione senza dover caricare manualmente i file nell’app Gemini.
Questa integrazione rende Gemini un assistente sempre più completo, ideale non solo per le interazioni vocali ma anche per gestire documenti e semplificare la produttività quotidiana. Si tratta dunque di un ulteriore modo di Google utilizzato per lottare contro ChatGPT e OpenAI.