martedì, Febbraio 11, 2025
martedì, Febbraio 11, 2025

La storia di WhatsApp: ecco come è diventata gratuita

di Margherita Zichella
2 Minuti lettura

WhatsApp è la piattaforma di messaggistica più usata nel mondo, e per questo qualcuno si chiede come mai sia ancora gratuita.

Da quando WhatsApp è arrivata in Italia nel 2009, non è raro imbattersi in quei classici messaggi allarmanti che dicono che presto l’app diventerà a pagamento. Queste voci spuntano fuori ogni mese, sostenendo che WhatsApp chiederà un euro al mese o che chi non invia un certo numero di messaggi dovrà pagare. La piattaforma è dovuta intervenire, aprendo persino una pagina sul suo blog per smentire tutte queste bufale, che sembrano non voler scomparire.

 

WhatsApp e il mistero dietro al suo essere gratuita

Questi messaggi, che spesso circolano senza un reale motivo, hanno confuso molti utenti. Sembra che non tutti abbiano ben chiaro come WhatsApp sia diventata gratuita e come riesca a rimanerlo. Prima che Meta (allora Facebook) acquistasse l’app nel 2014 per la cifra enorme di 19 miliardi di dollari, WhatsApp era davvero a pagamento in alcune parti del mondo. C’era chi doveva pagare un euro per scaricarla e chi, dopo il primo anno di utilizzo gratuito, doveva sborsare un euro all’anno per continuare a usarla. Quando Meta l’ha acquisita, l’azienda generava circa 700 milioni di dollari all’anno. Poi, con il cambio di proprietà, è stata presa la decisione di renderla completamente gratuita, grazie ad accordi con le compagnie telefoniche per escludere il traffico dati dai costi che gli utenti avrebbero dovuto sostenere.

Oggi, WhatsApp è diventata l’app di messaggistica più popolare al mondo, usata non solo per inviare messaggi, ma anche per prenotare servizi e gestire comunicazioni importanti. Tuttavia, nonostante la sua diffusione capillare, i ricavi dell’app non sono esorbitanti. Nel 2023, ha generato circa 1,28 miliardi di dollari, che rappresentano meno dell’1% dei 134 miliardi di dollari di ricavi totali di Meta. Gran parte di questi guadagni proviene da WhatsApp Business, un servizio lanciato nel 2018 per aiutare le aziende a comunicare con i clienti. Per ora, Meta sembra più interessata ad ampliare le funzionalità dell’app, permettendo agli utenti di fare sempre più cose senza lasciare WhatsApp, ma senza inserire pubblicità nel prossimo futuro.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
blank

2012 – 2023 Tecnoandroid.it – Gestito dalla STARGATE SRLS – P.Iva: 15525681001 Testata telematica quotidiana registrata al Tribunale di Roma CON DECRETO N° 225/2015, editore STARGATE SRLS. Tutti i marchi riportati appartengono ai legittimi proprietari. Cambia consenso Privacy

Questo articolo potrebbe includere collegamenti affiliati: eventuali acquisti o ordini realizzati attraverso questi link contribuiranno a fornire una commissione al nostro sito.