L’attacco hacker si è verificato in diverse città negli Stati Uniti, tra cui ci sono Los Angeles ed El Paso. Ciò evidenzia che gli attacchi non si siano basati su vulnerabilità Bluetooth. Quest’ultima, infatti, presenta un raggio limitato all’incirca a 90 metri.
Attacco hacker colpisce le aspirapolveri
Secondo quanto emerso dalle indagini, sembra che i cybercriminali abbiano sfruttato una vulnerabilità riguardo la sicurezza dei modelli X2. Quest’ultima ha permesso agli hacker di superare i sistemi di sicurezza, come il codice PIN, per portare avanti l’attacco ed ottenere il controllo sui robot. In tal modo, i cybercriminali potevano ottenere anche l’accesso alla telecamera presente sulle aspirapolveri e alle funzioni relative al movimento.
Ecovacs ha lasciato una dichiarazione riguardo l’attacco hacker che ha colpito i suoi dispositivi. Secondo quanto riportato, l’azienda ha già sviluppato una patch di sicurezza. Quest’ultima interviene per risolvere il problema emerso. L’aggiornamento dovrebbe essere rilasciato a novembre.
Al momento non sono state rilasciate dichiarazioni sui dispositivi compromessi. Non si sa molto nemmeno sulle specifiche misure che verranno effettivamente adottate per proteggere in futuro tutti gli utenti dell’azienda.
L’attacco hacker contro Ecovacs ha sollevato una serie di preoccupazioni riguardo la sicurezza dei dispositivi utilizzati all’interno delle case smart, come le aspirapolveri robot. Inoltre, in molti si sono soffermati sull’importanza di introdurre misure utili per proteggere gli strumenti utilizzati. Riguardo quanto accaduto con le aspirapolveri Ecovacs è importante procedere con alcuni interventi standard per aumentare la propria sicurezza. Prima di tutto può essere utile mantenere sempre aggiornato il firmware dei dispositivi. Inoltre, è utile per gli utenti procedere con cautela riguardo le connessioni non autorizzate. Inoltre, gli utenti che utilizzano un X2 possono procedere spegnendo completamente il dispositivo quando non viene utilizzato.