Matteo Del Fante, l’amministratore delegato di Poste Italiane ha dichiarato che nel 2026 l’azienda potrebbe rinunciare al servizio postale universale. Ma cosa significa? Il servizio universale è un principio europeo che stabilisce che determinati servizi essenziali devono essere disponibili per tutti gli utenti di un Paese. Ciò indipendentemente dalla posizione geografica o dalle condizioni economiche. Inoltre, i prezzi devono essere sempre accessibili e deve presentare uno standard minimo di qualità. In Italia si tratta di un servizio di base. Con Poste che intende rinunciare a tale servizio, cosa cambia per gli utenti?
Poste Italiane: i cambiamenti previsti
Nello specifico, il servizio postale universale riguarda pratiche come gestire bollettini e spedire lettere e raccomandate. Secondo quanto riportato, il contratto che Poste Italiane ha con lo Stato per svolgere tale servizio scade proprio quest’anno. Successivamente ci saranno sedici mesi di proroga, arrivando così al 30 aprile 2026. Questo tempo è necessario per procedere con una rinegoziazione. A tal proposito, secondo Del Fante Poste Italiane potrebbe decidere di non rinnovare il contratto.
Nello specifico, l’amministratore delegato fa riferimento al fatto che l’azienda è stata sottocompensata per 10 anni per il servizio universale prestato. Portando Poste a ricevere solo una parte dei costi sostenuti. Ciò perché i ricavi derivanti dal servizio di posta tradizionale sono diminuiti come conseguenza della digitalizzazione.
Tale situazione potrebbe portare Poste a rinunciare. Se così fosse, nel 2026, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dovrebbe dare inizio ad una gara d’appalto con lo scopo di trovare un nuovo gestore che se ne occupi. È importante considerare che tale “sostituto” potrebbe essere difficile da trovare. La causa sono gli oneri elevati che si uniscono ai bassi ricavi. Tale scenario porta gli operatori del mercato a rinunciare a loro volta. Al momento è solo possibile attendere e scoprire quali saranno le effettive intenzioni di Poste Italiane.