La Competition and Markets Authority (CMA) ha bloccato, al momento, la fusione tra Vodafone e 3 UK. La motivazione dietro tale scelta riguarda una serie di problemi. Quest’ultimi sono legati alla concorrenza e secondo quanto dichiarato potrebbero portare ad un aumento dei costi per gli utenti Vodafone.
Inoltre, un’indagine recente condotta per la CMA ha evidenziato come la fusione potrebbe avere un effetto negativo sul mercato all’ingrosso degli operatori virtuali. Nel dettaglio, è stato evidenziato come si andrebbe a ridurre il numero di operatori di rete. Quest’ultimi, infatti, scendono da 4 a 3. Ciò renderebbe più difficile garantire condizioni competitive.
Arriva il fermo per la fusione tra 3 UK e Vodafone
La CMA ha pubblicato diverse proposte e possibili rimedi al fine di garantire un corretto funzionamento del mercato. Quest’ultimi interverrebbero nel momento in cui si andasse avanti con la fusione. I due operatori coinvolti, Vodafone e 3 UK, hanno a disposizione alcuni giorni per poter replicare. Le modifiche relative ai rimedi proposte dovranno essere inviate entro il 27 settembre. Mentre le risposte definitive dovrebbero arrivare entro il 4 ottobre.
Nel frattempo, i due operatori hanno commentato la situazione affermando che la fusione potrebbe intervenire per risolvere le caratteristiche irregolari del mercato della telefonia. Dunque, a scapito di quello che si è supposto sarà l’occasione per generare maggiore concorrenza. Ciò portando ad una serie di importanti investimenti. Riguardo quest’ultimi, Vodafone e 3 UK hanno confermato l’arrivo di nuovi fondi. Quest’ultimi corrispondono a circa 11 miliardi di sterline e saranno usati per migliorare la rete.
Secondo quanto dichiarato da Margherita Della Valle, CEO di Vodafone, la fusione rappresenta un incentivo importante per promuovere il cambiamento in tutto il settore della telefonia. Inoltre, l’azienda garantisce che si estenderà la qualità e la copertura della rete, raggiungendo tutti i clienti di telefonia nel Regno Unito. Infine, Vodafone ha stabilito che non sono previsti aumenti di alcun tipo per i prezzi proposti agli utenti.