Durante la convention del Partito Repubblicano, il discorso di Donald Trump ha avuto un effetto devastante sui mercati azionari. In particolare per le aziende nel settore dei semiconduttori. L’ ex presidente è stato intervistato da Bloomberg Businessweek. Nel corso dell’ intervista ha avanzato argomentazioni che hanno sollevato preoccupazioni tra gli investitori. Egli ha dichiarato che Taiwan dovrebbe contribuire finanziariamente alla sua difesa. Suggerendo quindi che gli Stati Uniti non dovrebbero sostenere interamente il costo della protezione dell’isola. In più, ha affermato che gli USA hanno acquisito praticamente tutto il mercato. Una dichiarazione che ha amplificato le preoccupazioni riguardo alla stabilità delle alleanze commerciali e militari americane.
Le conseguenze delle dichiarazioni di Trump
Le ripercussioni sulle borse sono state immediate e marcate. Le azioni di TSMC hanno chiuso con una perdita del 2,4%. Giocando un ruolo cruciale nella produzione globale di semi conduttori e si trova al centro delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. In più la situazione è stata ulteriormente aggravata dalle perdite di altre aziende del settore. Ad esempio ASML, con sede nei Paesi Bassi, ha visto scendere il suo valore di mercato dell’11%. Mentre Tokyo Electron ha subito un calo del 7,5%. Anche altre importanti realtà come Arm, AMD, Marvell, Qualcomm e Broadcom hanno visto ridurre il loro valore azionario di oltre il 7%. NVIDIA, uno dei principali produttori di chip grafici, ha anch’essa registrato rilevanti cali. Riflettendo la crescente incertezza tra gli investitori.
Le dichiarazioni di Trump hanno così scatenato una reazione di vendite da parte degli investitori. Tutti particolarmente preoccupati per le potenziali implicazioni delle politiche future. Oltre che per la possibilità di un ulteriore deterioramento delle relazioni commerciali e di difesa. Con i sondaggi che indicano Trump come possibile futuro Presidente, il mercato sembra temere un cambiamento radicale nella politica estera e commerciale degli Stati Uniti. Cosa che potrebbe contribuire al crollo delle azioni nel settore dei semi-conduttori.