Il settore del mercato delle schede video discrete per i computer desktop sta subendo una importante trasformazione. In particolare con NVIDIA che emerge come dominatore incontrastato. Secondo i dati forniti da Jon Peddie Research relativi al primo trimestre del 2024, la società detiene uno straordinario 88% di quota di mercato, lasciando solo il restante 12% ad AMD. Ciò significa che la società ha venduto quasi nove schede video su dieci. Così da arrivare a consolidare, in maniera quasi definitiva, la sua posizione di leadership. Una situazione opposta sta vivendo invece Intel, che in passato aveva fatto timidamente il suo ingresso in questo settore. Ad oggi infatti, la sua quota di mercato è scesa a 0%. Segnalando una presenza praticamente inesistente.
NVIDIA, un successo continuo
L’analisi dei dati evidenzia una tendenza di crescita costante nel settore. Con una significativa espansione delle spedizioni di schede discrete. Nonostante un leggero calo rispetto al trimestre precedente, il mercato ha registrato un impressionante aumento del 39,2% su base annua. Con 8,7 milioni di unità spedite nel primo trimestre del 2024. Ciò indica un solido interesse da parte dei consumatori per le schede+video, nonostante le oscillazioni stagionali. In più, il grafico illustra chiaramente il consolidamento della posizione di NVIDIA. La quale, come detto, ha visto una crescita del 4% rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, AMD è riuscita a mantenere una quota di mercato stabile al 12%. Malgrado un leggero calo rispetto al quarto trimestre del 2023, quando aveva raggiunto quasi il 20%.
Insomma, sembra proprio che il mercato stia gradualmente ritornando alla situazione che ha caratterizzato gli anni precedenti. In cui NVIDIA dominava la scena e AMD tentava di mantenere la propria quota. Ma come già ribadito, la situazione per Intel sembra essere in declino. Si può infatti dire che la sua presenza è quasi praticamente scomparsa.
Tutto ciò indica un cambiamento rilevante in questo settore. Non ci resta che vedere come si evolverà la situazione in futuro. Ma soprattutto se gli attuali equilibri dell’ industria tecnologica saranno destinati a scombinarsi o riusciranno a persistere. A discapito ovviamente di chi, al momento, si trova in una posizione di svantaggio.