10 consigli per la sicurezza e la privacyGli smartwatch e i fitness tracker sono molto utili nel monitoraggio delle attività fisiche e della salute, ma possono anche servire da strumento per rubare dati sul nostro comportamento. Ecco perché bisogna cercare di prevenire conoscendo alcune funzionalità degli smartwatch e informazioni delle app che vengono installate su di essi che richiedono il trattamento dei dati sensibili per il loro funzionamento.

Tutti questi dati sono talmente tanti che il Garante della Privacy si è attivato per dare dei consigli ai cittadini in modo da essere sicuri che lo smartwatch non stia prelevando dati; pertanto vengono presentati 10 consigli utili che sono sati redatti dall’ autorità amministrativa per aiutare le persone e anche per rendere più sicuro l’ utilizzo di questi dispositivi. Tra i dati che vengono raccolti ci sono i dati sulla salute, sull’ attività fisica, le calorie consumate e il rilevamento di battiti cardiaci.

 

Ecco i 10 consigli del Garante della Privacy sugli smartwatch

Il primo consiglio è quello di leggere l’ informativa privacy di cui ogni dispositivo ne è dotato; il Garante della Privacy invita tutti a leggere attentamente quello che viene inserito all’ interno. Secondo punto è invece quello di minimizzare il trattamento dei dati che chiede l’ applicazione; limitare le connessioni dato che molte app chiedono la connessione ad altri dispositivi che può creare una condivisione dei dati. Non pubblicare informazioni sui social network, infatti molti sportivi condividono i dati sui social che vengono mostrati dal tracker fitness e questo andrebbe limitato perché in questo modo comunichiamo i nostri spostamenti.

Curare la sicurezza informatica inserendo password difficili da rintracciare per non rubare dati dalle app; cancellare i dati delle app perché alcuni non sono necessari. Tutelare i minori dato che secondo il Garante della Privacy non dovrebbero usare né smartwatch e né fitness tracker; spegnere i dispositivi perché alcuni possono tracciare il sonno, quindi se non è necessaria è meglio tenerli spenti. Resettare i device che vengono venduti perché contengono dati preziosi; infine imparare a difendersi perché soltanto conoscendo quello che abbiamo davanti possiamo limitare la pubblicazione dei dati.

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