Open Fiber

Nessuno sa fino a che punto la velocità della banda larga continuerà a crescere nei prossimi 5-10 anni, per questo i fornitori di servizi fibra intendono vogliono essere sicuri che le soluzioni di rete saranno in grado di gestire qualunque cosa accada.

Con l’annuncio della piattaforma 10G, le industrie di questo settore hanno fissato un nuovo obiettivo per le future velocità della banda larga.

Molti operatori continuano a sfruttare le reti in fibra coassiale ibride (HFC) per fornire servizi dati ad alta velocità a un’ampia percentuale dei propri abbonati, poi ci sono le soluzioni Fiber to the Home (FTTH) che utilizzano reti ottiche passive (PON), che rimangono una componente importante nel settore. Pertanto, è importante che la tecnologia FTTH si evolva continuamente in modo da soddisfare la futura domanda.

Le connessioni PON hanno raggiunto una nuova pietra miliare nell’evoluzione tecnologica con la recente approvazione da parte dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE) dello standard 25G/50G-EPON.

Open Fiber raggiunge un importante obiettivo

Segue a ruota Open Fiber, che in comunicato ha dichiarato:” Open Fiber è tra le prime aziende in Italia ad aver testato in ambiente controllato il nuovo servizio di accesso broadband 50G-PON (50Giga), con il quale è possibile raggiungere una velocità sulla rete di accesso fino a 50Gbps (500 volte 100Mbps). I risultati dei test effettuati mostrano le grandi potenzialità di questo upgrade tecnologico in termini di ampiezza di banda e tempi di latenza di alcune decine di microsecondi. “

Un requisito chiave per 25G/50G-EPON è che deve operare su un’infrastruttura PON già implementata con lo stesso rapporto di suddivisione e la stessa portata nominale di 20 km rispetto alle precedenti generazioni. Al di là di un aumento della capacità di picco, ci sono molte nuove funzionalità e capacità integrate in questo standard, alcune di queste sono focalizzate sull’uso efficiente della capacità disponibile e sulla riduzione del sovraccarico del controllo di accesso ai media (MAC), mentre altre sono focalizzate su coesistenza con tecnologie legacy e implementazioni a basso costo.

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