Prodotti ritirati: ATTENTI, dopo l'ossido di etilene spunta una sostanza molto più letale

Se prima la sostanza presente negli alimenti che ci perseguitava era l’ossido di etilene, ora è arrivata una nuova minaccia. Della serie “per quest’anno non ci facciamo mancare nulla” ecco che ci si mette un ulteriore ostacolo. Di cosa si tratta? Perché è pericoloso e quali sono i prodotti ritirati? Ecco tutti i dettagli.

Prodotti ritirati: attenzione a questi prodotti

L’elemento incriminato sono le aflatossine. Scientificamente parlando, trattasi di sostanze dichiarate tossiche dall’Efsa e derivanti da un fungo, l’Aspergillus. Questo si trova in climi perlopiù umidi e caldi, dunque stando all’attuale situazione sul progressivo riscaldamento climatico, i ricercatori ipotizzano un aumento notevole delle aflatossine nel cibo. Nello specifico, di queste micotossine genotossiche e cancerogene ne esistono due tipiologie: M1 e B1. Come arrivano all’uomo? Semplice. Attraverso il salto di specie dagli animali che di solito si cibano di mangime già contaminato. Le aflatossine si trovano soprattutto in: arachidi, frutta a guscio, granoturco, riso, fichi e altra frutta secca, spezie, oli vegetali grezzi e semi di cacao.

  • 4 lotti di ACCURETIC 20 mg + 12,5 mg da 14 compresse AIC 028295018: CM2641 con scadenza il 30 aprile 2024; CJ7190 con scadenza 30 aprile 2022; F804 F2 con scadenza 30 aprile 2024; FJ7219 con scadenza il 30 aprile 2024. Tracce di nitrosammine.
  • Formaggio primo sale Giuncatina, lotto numero 2250222, presenza di batteri per mancata pastorizzazione del prodotto.
  • Arachidi Bio tostati in guscio, La Cenerentola, lotti numero 354/21 – 254/21 – 351/21 – 363/2. Presenza di aflatossine.
  • Wurstel di carne suina affumicati Servelade, lotto di produzione: 46L0702X038G23; 46L0702X039G28. Errore di confezionamento: alcuni wurstel sono al formaggio.

Come avete potuto vedere, tra i prodotti ritirati (in questo caso da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco) della settimana vi è anche un farmaco. Trattasi di un antipertensivo contenente nitrosammine oltre i limiti di legge. Queste ultime possono essere definite come composti cancerogeni derivati dei nitrati e nitriti, pertanto dannosi per la salute dell’uomo. 

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