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Una ricerca sta evidenziando come sempre più giovani stiano lentamente dicendo addio, o quasi, ai propri smartphone. Si sta parlando della generazione Z ovvero quelli nati tra il 1997 e il 2015. Alcune prove a supporto di questa tesi è il fatto che sempre di più stanno passando ai semplici cellulari, come quelli di una ventina di anni fa, o semplicemente non corrono subito a cambiare il proprio quando si rompe.

Il motivo dietro a questo disinteressamento degli smartphone riguarda la sensazione di vita perduta. Sempre più giovani sentono di stare perdendo il contatto con la vita di tutti i giorni, del tempo che ci passavano attacco per via dei social network, soprattutto.

Gli intervistati che hanno intrapreso questo viaggio di redenzione dagli smartphone testimoniano un miglioramento della qualità di vita, dell’umore e anche solo dei pensieri. Ovviamente pensare di staccare completamente è impossibile, anche solo per poter rimanere in contatto con gli altri. Da qui arriva l’uso dei cellulari, dei feature phone.

 

Smartphone: la generazione che se li sta lasciando dietro

Un altro aspetto che viene sottolineato di questo comportamento è il minore costo dietro questo a dispositivi piuttosto che gli smartphone. Il costo iniziale è una frazione e al massimo spendono un po’ di più tra SMS e telefonate. Un cambiamento che potrebbe accelerare ancora di più a causa dell’uscita della pandemia. Il tempo che abbiamo perso finora, accumulato con tutte le ore passate davanti ai dispositivi e navigando sul web, ora stanno portando a una sorta di rigetto.

Alla fine sempre più ragazzi stanno facendo questo passo, anche al costo di rinunciare anche a comodità innegabili degli smartphone. Basti pensare anche solo al servizio di mappe come Google Maps. Per loro non ne vale più la pena.

FONTEHuckMag
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