La tecnologia medica si sta prendendo delle ottime soddisfazioni, in particolar modo nell’ultimo periodo. Ora, ha deciso di voler intervenire anche per quanto concerne la gestione di una malattia molto insidiosa: il diabete. Di fatto, uno dei temi più importanti che riguardano questa malattia è proprio la gestione che ha il paziente nei confronti di essa.
In base ad alcune statistiche, scopriamo che circa il 50% dei soggetti diabetici non misura in maniera regolare i propri livelli di glicemia. Questo comportamento può essere dannoso per il soggetto, il quale rischia di incorrere in stati di ipoglicemia (basso livello di zucchero nel sangue) o il contrario, di iperglicemia (aumento eccessivo di zucchero nel sangue)
Onde evitare queste situazioni, il monitoraggio glicemico può essere in continuo, andando a sfruttare la tecnologia wireless a radiofrequenze, ossia un piccolo sensore fisico che invia i dati rilevati ad un display, dove è possibile successivamente visualizzarli.
Diabete: ecco il monitoraggio glicemico in continuo
Il dispositivo di cui vi parliamo (la sua sigla è CGM), consente di rilevare in maniera diretta e costante i livelli di glicemia. Il sensore è sottocutaneo e si inserisce con procedura ambulatoriale, e la sua rimozione può avvenire dopo un periodo di tempo se non è più necessario. Chi ha il modello più avanzato, questo è associato ad un infusore per l’automazione dell’infusione insulinica. Questi sono dei dispositivi che hanno decisamente cambiato la gestione del diabete, facendo sì che diventasse più veloce e sicura.
Katherine Esposito, Professore Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Università degli Studi della Campania Vanvitelli, ha dichiarato: “Questo giunge particolarmente utile nell’attuale contesto di “emergenza”. E’ un modo per garantire le dovute cure e la sicurezza dei pazienti e degli operatori e supportare il processo educativo. Per un utilizzo efficace di tutti i dispositivi tecnologici che oggi abbiamo a disposizione, dalle pompe di infusione ai sensori della glicemia, o ai sistemi integrati, il dialogo e la condivisione di esperienze fra noi medici e i nostri pazienti rappresenta un prerequisito essenziale nel percorso di reciproca collaborazione che ha come fine il controllo della malattia e il benessere di ogni persona con diabete”