immuniImmuni è la nuova app in grado di tracciare i contagiati da Coronavirus nel corso della Fase 2 che sarà avviata con successo a partire da oggi. Rafforza le procedure di controllo e sicurezza a fronte di un’emergenza che sta mettendo in ginocchio il mondo condizionando tutte le nostre vite. Chi vorrà potrà rapportarsi a questa nuova realtà con il Governo che prevede una partecipazione pubblica del 70% secondo recenti stime. Come funzionerà e introdurrà problemi per la privacy? Scopriamo insieme le ultime novità sull’argomento.

 

App Immuni: come funziona la nuova piattaforma anti contagio

A partire da oggi bar, ristoranti ed uffici saranno legittimati all’azione di apertura al pubblico nel rispetto di quelle che sono le nuove misure di distanziamento sociale che permangono insieme agli obblighi di utilizzo per i dispositivi di sicurezza primari (guanti monouso e mascherine).

Nonostante questi punti cardine è bene considerare anche l’uso della nuova app anti Covid il cui scopo sarà quello di creare un profilo degli spostamenti dopo il veto posto per l’uso dell’autocertificazione. Segnalerà eventuali contatti con persone risultate positive al tampone chirurgico.

Si servirà del Bluetooth del telefono per creare uno storico dei contatti tra persone poste a meno di un metro di distanza per alcuni secondi. Si andrà a creare quindi un database che le società di analisi utilizzeranno per la profilazione. Il server contenente i dati sugli spostamenti ed i contatti analizzerà quindi il contenuto e disporrà una notifica sul nostro smartphone con dettagli sul comportamento da adottare dopo l’indagine.

Molti hanno pensato che conferire le redini del progetto al Governo fosse sbagliato a causa di alcuni evidenti problemi alla privacy ed alla sicurezza dei dati personali degli utenti. Difatti il modello è stato delegato alla gestione Apple – Google che supervisionerà il tutto dopo le rimostranze degli esperti in merito al tema riservatezza.

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