L’emergenza Coronavirus ha ormai assunto un carattere globale, dato suffragato dalla classificazione di pandemia diramata dall’OMS, che ha sottolineato gravità della situazione.

Tutti sono chiamati a rispondere, dalla popolazione, che per tutela sua e di chi gli è intorno, è chiamata a chiudersi in casa per limitare la diffusione virale, al governo, che deve mettere in moto svariate manovre per combattere il comune nemico invisibile.

Ovviamente, quando si tratta di salute della popolazione mondiale, nessuno è fuori causa, tanto meno i colossi industriali e informatici, che a modo loro possono contribuire alla lotta.

Proprio Nvidia si è resa protagonista di una richiesta bizzarra ai miner di Bitcoin, utenti che sfruttano potenti schede grafiche per generare la tanto famosa criptovaluta.

Ecco la proposta

Nvidia a proposto a tutti gli utenti miner, di condividere la propria potenza di calcolo residua, in modo tale da poter contribuire alla ricerca su questo virus, andando quindi a potenziare la potenza elaborativa incaricata di analizzare le moli di dati riguardo il virus e le ricerche ad esso legato.

Attraverso Reddit, il colosso informatico ha dichiarato che condividere la propria potenza di calcolo sarà come un donazione e che l’iniziativa si chiamerà folding@home.

Sebbene la richiesta fosse inizialmente rivolta ai gamer, Nvidia ha pensato bene di inoltrarla anche ai miner, dal momento che la loro attività richiede un’abnorme potenza di calcolo, che di certo potrebbe rivelarsi utile alla ricerca.

Tutta la potenza che verrà donata all’iniziativa folding@home verrà adoperata nella ricerca di un potenziale vaccino, di una proteasi in grado di inibire il virus o di un anticorpo monoclonale utile alla battaglia.

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