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Un rapporto del 2019 ci consegna un’Italia ancora vittima di truffe telefoniche, sia offline che online, e milioni di euro rubati. L’anno scorso, infatti, sono oltre 8 i milioni di nostri concittadini che in modo o nell’altro sono state truffate dagli artisti criminali del raggiro, e il canale preferito per colpire è sempre la telefonia mobile.

Non importa quale materia usare per truffare le persone, perché spesso la Polizia Postale ha scoperto che i tentativi di raggiro hanno coinvolto carte elettroniche, carte prepagate, bollette di luce e gas e gli stessi servizi di telefonia. Non sono stati risparmiati neanchi i settori dei motori e quelli del microcredito a favore dei privati e piccoli imprenditori, e dunque la situazione italiana è molto preoccupante.

 

Telefonia, banche e assicurazioni: occhio a queste nuove truffe

La principessa delle truffe telefoniche è quella del Sì, ovvero il raggiro che conosciamo ormai tutti in cui le nostre risposte affermative vengono manipolate digitalmente per montarle a posteriori e appiopparci un abbonamento a qualche servizio molto costoso.

Parlando di costi, sicuramente la truffa delle chiamate che prosciugano l’intero credito telefonico, o anche di più se avete agganciato la SIM a un metodo di pagamento post, va molto di moda. Un intramontabile raggiro è invece quello dei servizi a pagamento VAS che scattano semplicemente navigando sul web.

Infine, non possiamo chiudere senza citare i call center degli operatori di telefonia che propongono cambi tariffa o di gestore in barba a tutte le procedure corrette per questa pratica. Truffe via mail ne abbiamo a iosa, ma è un mondo molto più complesso da monitorare e arginare, visto che si sino affacciati nuovi terreni di raggiro come WhatsApp o Telegram dove s’invita l’ignaro utente a cliccare su un link fraudolento.

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