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Se pensavate di lasciare chiuse in un cassetto quelle cartelle esattoriali non pagate, ora sappiate che il Fisco potrà prelevare i soldi direttamente dal vostro conto corrente senza il vostro consenso. La nuova normativa sulla riscossione dei crediti dai contribuenti prevede che multe, contributi Inps, bolli auto e altre tante tasse non pagate saranno oggetto del prelievo forzoso dai conti. Una svolta epocale rispetto a quanto fatto da Equitalia, la quale  poteva solo ricevere informazioni sui contribuenti, mentre ora potrà sapere e prelevare quanto dovuto dalle banche.

Ad ogni modo il recupero crediti dai conti non sarà immediato e automatico, poiché al contribuente verranno notificati da norma avvisi e solleciti di pagamento delle cartelle esattoriali dovute. Ci saranno 60 giorni di tempo per fare ricorso o per mettersi in regola anche rateizzando l’importo. Trascorso questo tempo senza che il contribuente faccia nulla, Equitalia potrà passare al pignoramento del conto corrente.

 

Cartelle esattoriali: il Fisco pronto a svuotare i vostri conti correnti

Sebbene le norme sul prelievo coattivo delle somme dai conti esiste da tempo, la società incaricata della riscossione avrà da ora la possibilità di operare senza l’autorità giudiziaria per conoscere la quantità di informazioni necessarie prima riservate solo all’Agenzia delle Entrate.

Questo cambiamento sta mettendo in apprensione le associazioni dei consumatori già sul piede di guerra. Come ha commentato Elio Lannutti, presidente dell’ADUSBEF (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Assicurativi):”siamo soltanto di fronte a un netto peggioramento delle garanzie dei contribuenti di fronte ai Dracula del Fisco“.

Grazie all’integrazione tra Equitalia e Agenzia delle Entrate, tuttavia lo Stato italiano vuole rassicurare che i pignoramenti saranno mirati e limitati al minimo. Voi che ne pensate?

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