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Come forse saprete Huawei attualmente non può presentare smartphone supportati dalle applicazioni e dai servizi di Google. Il motivo di questo divieto risiede nell’inserimento del colosso statunitense all’interno della lista entità degli Stati Uniti. Questa lista impedisce alle società americane di commerciare con chi è inserito ergo Google non può fornire la licenza Android. Tale licenzia non impedisce alla compagnia di usare il sistema operativo, ma gli impedisce di avere le suddette app e i vari servizi come il Play Store.

Detto questo, Huawei è riuscita comunque a presentare un nuovo smartphone dotato della licenza. Come? Riannunciando un modello già presente sul mercato, ma leggermente modificato. Proprio così. Il colosso ha ripresentato il P30 Lite aumentando la RAM a 6 GB e lo spazio d’archiviazione a 256 GB. Per il resto non è diverso dal modello presentato ad aprile 2019.

 

Huawei P30 Lite: è ritornato

Cosa è servito fare questa operazione? Apparentemente la licenza android e di conseguenza il supporto per l’ecosistema Google è legata al numero di modello degli smartphone. Il nuovo P30 Lite ha lo stesso numero del precedente e questo ha permesso una reintroduzione con le app. Purtroppo, per quanto sia un’idea geniale, si tratta di un sistema che non si può sfruttare al massimo.

Per mantenere il numero di modello lo smartphone deve avere lo stesso processore. Potrebbe si rifare lo stesso gioco con i P30 e P30 Pro, ma bisogna vedere in quanti li comprerebbero. Con la serie Mate 30 non lo possono fare in quanto sono stati presentati dopo l’inserimento nella sopracitata lista.

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