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In queste ore Xiaomi è nell’occhio del ciclone a causa della scarsa disponibilità della nuova famiglia Mi 9. L’azienda ha confermato che il ritardo sulla produzione è legato alla difficoltà per realizzare l’avanzato comparto fotografico. La componente ha creato un vero e proprio collo di bottiglia, rallentando l’intera produzione.

Tuttavia, un risposta immediata a questa situazione arriva direttamente da Lei Jun, CEO di Xiaomi. Il dirigente ha confermato che l’azienda sta lavorando sodo per migliorare il livello produttivo del flagship. Gli sforzi effettuati sono stati notevoli e a breve si dovrebbero vedere i risultati.

La produzione di Mi 9 e Mi 9 SE, alla fine di marzo, si attestava su circa un milione e mezzo di device. Il problema di fornitura delle componenti si è verificato all’inizio del mese. In seguito alle modifiche effettuate alle linee produttive, la capacità produttiva è cresciuta raggiungendo un livello accettabile. Tuttavia, la produzione complessiva è destinata a migliorare ulteriormente

Lei Jun ha confermato l’importanza di dover offrire ai consumatori il proprio smartphone nei tempi previsti. Per questo sono state realizzate due nuove linee di produzione presso gli stabilimenti Foxconn in Cina. In questo modo Xiaomi non correrà nuovamente il rischio di rimanere senza scorte, considerando anche il successo di vendita della famiglia Mi 9.

L’azienda è in continua crescita, tanto da aver raggiunto il quinto posto nella classifica dei principali produttori di smartphone al mondo. Questi imprevisti fanno parte del processo di crescita e forse, di una stima al ribasso, delle vendite di Mi 9, che invece è stato accolto molto positivamente dal mercato.

 

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