Sono sempre di più gli utenti che, iscritti a siti di dating online alla ricerca dell’anima gemella, vengono in realtà trascinati in truffe amorose che costano caro alle povere vittime. Stando a quanto dichiarato in un recente rapporto rilasciato dalla Federal Trade Commission, nel corso dello scorso anno, gli americani avrebbero addirittura registrato una perdita di oltre centoquaranta milioni di dollari a causa di truffe online, e tali frodi avrebbero avuto luogo proprio sui siti di incontro o comunque sui social network.

Truffe online: persi più di 140 milioni sui social e sui siti di dating

Gli utenti più colpiti sarebbero quelli con un’età compresa tra i 40 ed i 69 anni, ma anche gli over 70 risulterebbero essere delle facili prede, subendo perdite medie dal valore di 10.000 dollari. Le cosiddette truffe d’amore avverrebbero principalmente sui siti di incontri, o comunque sui social network o attraverso i giochi online: i truffatori avrebbero fatto ricorso ad identità false appositamente create o rubate per attirare l’attenzione delle vittime ignare, secondo la pratica del catfishingIl loro obiettivo sarebbe quello di costruire un rapporto di fiducia, magari prolungando la sua durata nel tempo, per poi abusare di tale fiducia e dei sentimenti nutriti al fine di sottrarre denaro alla povera vittima. Infatti, una volta consolidato il rapporto, i truffatori parlerebbero di emergenze mediche o di qualche altra disgrazia per chiedere poi soldi al malcapitato innamorato e sfuggendo alle richieste di incontro inventando scuse e giustificazioni. Le più frequenti? Esercito o viaggio all’estero.

Cosa fare, dunque, per difendersi da un tentativo di truffa d’amore? Lo spiega proprio la FTC nel suo report: anzitutto, coloro che sono alla ricerca di amore online non dovrebbero mai inviare denaro o regali a persone che non hanno mai incontrato nella vita reale; piuttosto, tali persone dovrebbero confrontarsi con amici e familiari e prestare attenzione ai loro consigli. Gli utenti dovrebbero inoltre cercare di verificare le informazioni fornite dalle persone incontrate online, magari ricorrendo alla ricerca di immagini inversa in modo tale da confermare (o meno) che le persone non stiano utilizzano foto rubate da altri profili. 

 

VIAFederal Trade Commission
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