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In telefonia, spesso capita che, i consumatori non sono soddisfatti a causa dei disservizi ricevuti, dai gestori telefonici Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia; citiamo questi, perché sono quelli più conosciuti e famosi, ma, ne esistono tanti altri che creano, dei malfunzionamenti. Il numero delle segnalazioni, è molto elevato e per questo motivo che, vogliamo illustrarvi, come sporgere un reclamo.

I motivi per il quale sporgere un reclamo

A quanto dicono le segnalazioni, i disservizi ricevuti, sono tanti e la maggior parte delle volte, riguardano il malfunzionamento del servizio offerto; i consumatori, segnalano, questi tipi di problemi ricevuti:

  • Malfunzionamento e continue interruzione della linea fissa.
  • Difficoltà ad effettuare un passaggio, con un altro gestore telefonico.
  • Vari errori sulla fattura, come per esempio, doppie fatture oppure attivazioni di servizi, mai richiesti.
  • Ritardi delle bollette telefoniche o addirittura, mai ricevute.
  • Problemi con la rete, in merito a scarsa velocità o a continue interruzioni del servizio.

I disservizi appena elencati, potrebbero essere, solo alcuni dei motivi, per avviare una procedura di reclamo, contro il proprio gestore telefonico. E’ consigliabile, prima di avviare un reclamo, cercare di risolvere la spiacevole situazione, in modo amichevole e contattando prima il Servizio Clienti, esponendogli il problema riscontrato.

Come avviare un reclamo

Se con il Servizio Clienti, non riuscite a risolvere il problema e continua a persistere, allora è consigliabile avviare una procedura di reclamo; innanzitutto, è bene prima informarsi dei propri diritti, a seconda della tipologia del contratto stipulato e successivamente, preparare una comunicazione scritta, con tutti i dettagli del disservizio e allegando, una copia dei documenti e della propria carta d’identità.

Ancora meglio è inviare, l’intero plico tramite una raccomandata A/R o tramite FAX, così da sapere con certezza, che la consegna sia avvenuta e obbligando il gestore, a rispondere entro 45 giorni. Nel caso in cui, l’azienda non ha inoltrato nessuna risposta, trascorsi i 45 giorni, il cliente sarà costretto a tentare con la conciliazione tra le parti; reso obbligatorio dal Comitato Regionale per le comunicazioni (Co.re.com), affiancandosi anche l’AGCOM, che ha approvato, un regolamento con 23 articoli che, stabiliscono le procedure da attuare, in questi casi.

Come avviare la procedura di conciliazione

Per avviare la procedura di conciliazione tra le parti, bisogna compilare una domanda che richiede le seguenti informazioni:

  • Nome, cognome, residenza e domicilio del cliente, che ha subito un disservizio;
  • Copia del documento d’Identità;
  • Il numero dell’utenza;
  • La denominazione e la sede del gestore telefonico;
  • La descrizione dettagliata del disservizio subito.

Sul sito ufficiale dell’AGCOM, può essere scaricata la domanda di conciliazione, nella sezione apposita Procedure di Conciliazioni; una volta compilata, deve essere consegnata a mano o tramite raccomandata con avviso di ricevimento. Trascorsi 7 giorni lavorativi, Co.re.com, procederà con la convocazioni del cliente e dell’azienda.

L’udienza potrebbe portare a tre possibili soluzioni:

  1. Nulla, se nessuno delle due parti si presenta;
  2. Positiva, se le parti raggiungono un accordo;
  3. Negativa, se non arriva ad un accordo.
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