Facebook, altri dati esposti
Facebook, altri dati esposti

Con lo scandalo relativo a Cambridge Analytica di qualche settimana fa, Facebook aveva dimostrato di non essere in grado di tenere sotto controllo tutto quello che succede sulla propria piattaforma. Tra numerose promesse e scuse, sembrava che le cose fossero cambiate e tutto stesse andando per il meglio; così non è stato.

I dati di Facebook su più di 3 milioni di persone che hanno fatto un quiz sulla personalità sono stati pubblicati su un sito web dalla dubbia sicurezza. Questo avrebbe permesso a chiunque con un minimo di conoscenza informatica di accedere alle informazioni degli utenti. Stranamente, non potevano risalire al nome, almeno non direttamente, ma potevano raccogliere molto altro.

 

Ancora una volta

Chi aveva fatto tale test avevo messo a disposizione i dati relativi alla propria età, il sesso e lo stato relazionale. Per una piccola parte relativamente parlando, anche gli aggiornamenti sullo stato. Questi dati, oltre alle risposte del test, dovevano essere accessibili solo a dei ricercatori approvati da un altro sito web collegato. New Scientist ha invece scoperto che la situazione non era così. Con una ricerca online di appena un minuto, hanno trovato i dati di un account per entrare nel sito ed accedere a tutto.

Il test ha effettivamente chiesto l’autorizzazione per condividere le informazioni in via anonima. Di 6 milioni che hanno risposto però, solo la metà aveva accettato tale causa il che vuol dire che gli altri 3 milioni hanno visto la propria privacy violata.

Certo, sono numeri molto più piccoli rispetto agli 87 milioni di Cambridge Analytica, ma rimane una prova che Facebook non è stata in grado di proteggere, ancora una volta, i propri utenti.

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