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Come ben sappiamo, moltissime persone stanno continuando a rinunciare al vaccino AstraZeneca anche dopo che sono ripartite le iniezioni. Altrettante persone si stanno chiedendo cosa accade nel caso in cui si va a rinunciare all’iniezione andando a vedere con chiarezza quali sono le linee guida.

 

 

Vaccino Covid: se il siero viene rifiutato, si va direttamente in basso alla lista della propria classe

Nel caso in cui si perde un appuntamento per il vaccino, non si potrà esprimere una preferenza. Quindi, nessuno può decidere se scegliere Pfizer o Moderna, e verrà iniettato il composto disponibile che c’è in quel momento. Chi avrà l’iniezione verrà sempre informato su quale vaccino riceverà, ma c’è anche da specificare che l’iniezione non è obbligatoria, e che quindi può sempre rinunciare.

Come da piano vaccinale, il nostro Paese ha preso la decisione di procedere andando a stilare un elenco di categorie che sono considerate maggiormente a rischio, andando anche per fasce d’età. Per capirci meglio, dopo infermieri e medici anche gli over 80 sono stati vaccinati. Ma cosa accade se un insegnante di 45 anni rifiuta il vaccino AstraZeneca o se una persona over 80 rinuncia al siero?

Per non sprecare delle dosi, chi non si presenta all’appuntamento finisce in fondo alla lista. Ciò significa che se un professore non intende ricevere un qualsiasi vaccino, finirà in fondo alla lista dei docenti. Dunque, potrebbe vaccinarsi solamente dopo alcuni mesi, e il meccanismo è lo stesso per fasce d’età: un over 70 che non si presenta all’appuntamento finirà infondo all’elenco della sua classe.

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