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mercoledì, Novembre 12, 2025

Mini colon bioelettronico 3D, una rivoluzione scientifica

Un team di ingegneri ha sviluppato un modello tridimensionale di colon umano capace di riprodurre le azioni di uno originale

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colon

Recentemente un team di ingegneri dell’Università della California, Irvine, ha sviluppato un modulo tridimensionale che è a tutti gli effetti un colon umano,  capace addirittura di riprodurre con sorprendente fedeltà le azioni biologiche reali. Progetto che introduce il “3D in vivo mimicking human colon” (3D-IVM-HC), una replica in miniatura del colon, ovvero 5 per 10 millimetri. Perfettamente in grado di imitare le curvature, la struttura stratificata dei tessuti e le caratteristiche fondamentali per la funzione dell’organo. Come altro grande obiettivo ha quello di comprendere la biologia dei tumori.

Il modello offrirebbe un’alternativa seria e sostenibile ai test su animali, i cui risultati spesso si rivelano imprecisi nel 50% dei casi rispetto alle risposte umane. Strutturato con materiali biocompatibili come la gelatina metacrilata e l’alginato, il prodotto può ricreare la consistenza dei tessuti intestinali. La configurazione creata consente una comunicazione cellulare più realistica e una densità di cellule quattro volte maggiore rispetto alle colture bidimensionali del passato, in modo da migliorare la funzionalità della barriera e la resistenza ai farmaci.

Colon 3D, una increbibile svolta nella ricerca biomedica

In prospettiva, la piattaforma potrebbe consentire di sviluppare, in circa due settimane dei “mini-coloni” personalizzati a partire da campioni tumorali isolati da ciascun singolo paziente, mettendo così a punto gli approcci terapeutici più adatti nel giro di pochi giorni. In questo modo, i tempi e i costi per il trasferimento del test dai modelli animali, che richiedono spesso anni di lavoro e investimenti di milioni di euro, potrebbero ridursi notevolmente.

Per Esfandyar-pour, il direttore di questo progetto, e il suo team, questa tecnologia potrebbe essere la migliore invenzione per riconsiderare gli studi preclinici e dare a ospedali e laboratori una nuova, più etica, rapida e affidabile possibilità di sciogliere nuovo farmaco. Oltre a un tumore di colon nella sua versione annuale, il modello potrebbe essere adattato ad altri organi e patologie. Potrebbe essere la moda in medicina di precisione moderna focalizzata sull’essere umano, non propone animali da laboratorio.

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