Ad

PiPER e Chius: il robot che imita la mano umana con precisione

Il braccio robotico PiPER con la mano Chius mostra movimenti fluidi e delicati, portando l’automazione a un nuovo livello di precisione.

2 Minuti lettura
Il braccio robotico PiPER con la mano Chius mostra movimenti fluidi e delicati, portando l’automazione a un nuovo livello di precisione.

Quando AgileX Robotics ha diffuso il nuovo video del suo braccio robotico PiPER abbinato alla mano articolata Linkerbot Chius, non sembrava di guardare un semplice test tecnico, ma quasi una scena di fantascienza. Il movimento era talmente fluido e preciso che, per un attimo, si poteva dimenticare che non ci fosse un essere umano dietro quelle azioni.

 

Robot che afferrano e dosano: PiPER e Chius spingono l’automazione

Nel filmato, la macchina affronta una serie di compiti che in un laboratorio richiederebbero attenzione e delicatezza: mescolare con un cucchiaio, prelevare liquidi con la pipetta, aprire e chiudere flaconi, scuotere provette. Il tutto con una naturalezza che lascia intuire quanta tecnologia e progettazione ci siano dietro. Ogni gesto è calibrato: la forza della presa non è mai eccessiva, il movimento si adatta istantaneamente alla forma e alla resistenza dell’oggetto.

Il PiPER è la parte muscolare del duo: pesa appena 4,2 kg, ma può sollevare oltre un chilo e mezzo, muovendosi con una precisione di un decimo di millimetro. I suoi sei snodi gli permettono un’ampia libertà di movimento, e la struttura in lega di alluminio e polimeri lo rende adatto anche ad ambienti estremi, dal gelo a temperature elevate. Per il controllo, non serve un’unica modalità: si può insegnargli i movimenti manualmente, programmarlo in Python o integrarlo con sistemi ROS.

La mano Chius, invece, è il lato “sensibile” del sistema. Sviluppata da Lingxin Qiaoshou, replica con fedeltà sorprendente la flessibilità di una mano umana, percependo la forza esercitata e regolando la presa in tempo reale. Può afferrare oggetti fragili come un piccolo bicchiere di vetro o manipolare strumenti complessi senza il rischio di danneggiarli. Alcune versioni arrivano a ben 25 gradi di libertà, aprendo possibilità enormi in termini di coordinazione e finezza nei movimenti.

Guardando questo sistema in azione, è difficile non pensare al futuro dell’automazione. In laboratorio, in fabbrica, in ambito medico: ovunque servano precisione, ripetibilità e sicurezza, combinazioni come questa potrebbero diventare una presenza quotidiana. E se oggi ci affascina per la sua somiglianza con i gesti umani, domani potremmo considerarlo semplicemente uno strumento indispensabile, tanto naturale da non farci quasi più caso.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!