Diversi utenti legati alle piattaforme di Microsoft si ritroveranno di fronte ad un marasma generale dal prossimo 14 ottobre. Secondo quanto riportato ufficialmente infatti, Windows 10 non avrà più un supporto ufficiale e questo significherà passare per forza a Windows 11 per essere sempre interessati da aggiornamenti di vario genere, tra cui anche quelli di sicurezza. A quanto pare però non sarà questo l’unico prodotto di Casa Microsoft che verrà interessato da una situazione del genere in quanto ci saranno diversi servizi tra cloud e software che giungeranno al termine.
I sistemi operativi coinvolti da Microsoft, non c’è solo Windows 10
Oltre a Windows 10, terminerà il supporto anche per altre realtà di Microsoft:
Windows 10 2015 LTSB;
Le edizioni IoT, Enterprise ed Education di Windows 11 versione 22H2;
Diverse versioni di Windows Server 2012 e 2012 R2 con Extended Security Updates.
La stessa data segnerà anche la fine per Visual Studio 2015, piattaforma di sviluppo ancora utilizzata da molte aziende.
Servizi cloud e applicazioni Office
Sul fronte Azure, entro settembre saranno ritirati Database for MariaDB, Basic Load Balancer e Remote Rendering, parte di una strategia di razionalizzazione dell’offerta cloud.
In merito al mondo Office, il 14 ottobre 2025 sarà l’ultimo giorno di supporto per Office 2016 e Office 2019 in tutte le applicazioni principali: Word, Excel, PowerPoint, Outlook, Access, Publisher e Skype for Business. Stessa sorte per Exchange Server 2016 e 2019.
Come gestire la transizione
Molti dei software Microsoft seguono la Modern Lifecycle Policy, che garantisce aggiornamenti finché l’utente mantiene il prodotto aggiornato e con licenza valida. Altri, invece, sono coperti dalla Fixed Lifecycle Policy, con date di fine supporto stabilite sin dal lancio e una durata minima di cinque anni di supporto mainstream, seguiti da un’eventuale estensione “extended”.
In entrambi i casi, Microsoft raccomanda di pianificare per tempo la migrazione a versioni più recenti, così da evitare interruzioni operative e garantire la continuità dei servizi.