Scoperta molecola organica gigante nel gelo cosmico

Nel gelo dello spazio, una molecola organica gigante si forma prima delle stelle, rivelando nuove origini della chimica della vita.

Nel gelo dello spazio, una molecola organica gigante si forma prima delle stelle, rivelando nuove origini della chimica della vita.

Nel buio più totale, là dove le stelle devono ancora nascere e tutto sembra immobile, c’è una storia che inizia in silenzio. Non una storia qualunque, ma una che potrebbe riguardare tutti noi. Perché pare che alcuni dei mattoni fondamentali della vita non abbiano bisogno della luce o del calore di un sole per cominciare a esistere. Possono formarsi da soli, nel gelo più assoluto, in un angolo sperduto dell’universo.

 

La vita chimica nasce prima delle stelle, dicono gli scienziati

Questa idea, già di per sé affascinante, ha preso una forma concreta grazie a una scoperta recente: una molecola gigantesca – almeno per gli standard cosmici – è stata rilevata in una nube molecolare chiamata TMC-1, una specie di culla stellare sospesa tra le costellazioni del Toro e dell’Auriga. Il suo nome è un po’ complicato, cianocoronene, ma quello che conta è che appartiene a una famiglia di molecole organiche molto interessanti, legate alla chimica della vita. E fino ad ora, nessuna così grande era mai stata individuata in un ambiente tanto freddo e “spento”.

Per trovarla, gli scienziati hanno usato un telescopio gigantesco che, più che guardare, ascolta. Si trova in West Virginia, si chiama Green Bank Telescope e capta segnali radio provenienti da zone dove la luce visibile non arriva. È come un’orecchio cosmico, capace di distinguere sussurri molecolari che raccontano cosa sta accadendo là fuori, lontano da tutto.

Quello che hanno scoperto è che il cianocoronene può nascere anche a temperature bassissime, ben prima che una stella si accenda. È un dettaglio non da poco: significa che la chimica complessa può svilupparsi prima dei pianeti, prima delle stelle, forse addirittura prima che esista un sistema solare.

Quindi no, non è solo una questione di scienza lontana e astratta. È uno spiraglio su come tutto potrebbe cominciare, ovunque. Forse persino qui vicino, in qualche altro punto freddo e buio dove, in silenzio, qualcosa sta già prendendo forma.

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