Dopo una lunga battaglia legale in tribunale, la Ferrari ha ufficialmente mantenuto i diritti esclusivi sul nome “Testarossa”, respingendo le pretese di un’azienda tedesca che aveva tentato di registrarlo per usi non legati all’automobile. Il verdetto è arrivato da un tribunale europeo che ha riconosciuto il valore e la notorietà del marchio originario, confermandone la protezione a favore della casa di Maranello.
Il caso è nato alcuni anni fa, quando una società tedesca ha richiesto la registrazione del nome “Testarossa” per prodotti di largo consumo come biciclette elettriche, profumi e giocattoli. Una serie di prodotti di cui gran parte lontani dal mondo dei motori. Secondo quanto dichiarato dalla controparte, Ferrari non avrebbe utilizzato attivamente il marchio per molto tempo, e quindi il nome sarebbe da considerarsi “abbandonato” e di conseguenza riutilizzabile. Ma il tribunale ha rigettato questa visione e dato ragione alla nota azienda.
Testarossa è solo Ferrari, vinta la causa sul marchio contro un’azienda tedesca che voleva appropriarsene
La Ferrari, invece, – a differenza di quanto detto dai detrattori – ha dimostrato che il marchio continua ad avere un forte valore commerciale e culturale, anche se il modello Testarossa non è più in produzione da parecchi decenni. Il nome vive attraverso merchandise ufficiale, prodotti destinati al collezionismo, così come gli eventi a tema, e tanto altro. Insomma, resta un’icona assoluta del mondo automobilistico.
La sentenza del tribunale europeo ha un peso importante non solo per Ferrari, ma per tutti i marchi storici di automobili. Infatti, stabilisce un precedente in cui l’uso simbolico e identitario di un nome può bastare a proteggerlo legalmente. Per Maranello è anche una vittoria sul piano dell’immagine, a difesa della propria eredità e contro il rischio di banalizzazione del brand stesso. Il nome Testarossa continuerà quindi a rappresentare un solo concetto nel mondo che è quello di potenza, stile e storia firmata Ferrari.