Crollo Tesla in UE, Musk torna al comando per rilanciare il brand

Tesla rallenta in Europa con calo vendite del 37% nel 2025; Musk riprende il controllo per rilanciare il brand e la fiducia.

Tesla rallenta in Europa con calo vendite del 37% nel 2025; Musk riprende il controllo per rilanciare il brand e la fiducia.

Diciamolo chiaramente: per Tesla, in Europa, le cose non stanno andando benissimo. I numeri parlano da soli – e non lo fanno sottovoce. Il calo delle immatricolazioni è costante, mese dopo mese, e il 2025 finora non ha certo brillato. Solo a maggio, -28%. Nei primi cinque mesi dell’anno, -37%. E mentre Tesla arranca, i concorrenti – soprattutto cinesi, capitanati da BYD – prendono il largo. Non esattamente lo scenario che Elon Musk avrebbe voluto trovarsi davanti.

 

Tesla perde terreno in Europa, Musk si riprende il volante

E allora, che si fa? A quanto pare, Musk ha deciso di rimettersi in cabina di pilotaggio, almeno per quanto riguarda le vendite in Europa e negli Stati Uniti. Sì, proprio lui, il capo supremo, l’uomo dei razzi, delle intelligenze artificiali e delle criptovalute. Dopo il licenziamento di Omead Afshar – uno dei suoi dirigenti di punta – sembra che Elon abbia capito che serve un cambio di passo. E in fretta.

Non è solo questione di numeri. Il momento è delicato anche sul fronte dell’immagine. Gli scivoloni di Musk, tra tweet controversi e uscite politiche discutibili, non sono passati inosservati e hanno pesato su un brand che, fino a pochi anni fa, sembrava inarrestabile. Alcuni clienti si sono semplicemente allontanati, non tanto per la qualità delle auto, ma per una questione di identità. Chi vuole guidare un’auto elettrica per sentirsi parte di un cambiamento positivo, oggi ha più alternative e, soprattutto, meno motivi per scegliere Tesla a occhi chiusi.

Tom Zhu continuerà a occuparsi dell’Asia, dove Tesla tiene ancora botta. Ma il fatto che Elon prenda in mano la situazione nei mercati occidentali è un segnale chiaro: c’è bisogno di ricostruire fiducia, rivedere strategie e, forse, fare un po’ di autocritica.

Intanto, gli analisti stimano che nel secondo trimestre del 2025 Tesla abbia consegnato circa 389.400 veicoli, con un altro -12% su base annua. Non resta che aspettare i dati ufficiali e capire se il famoso modello “accessibile”, quello che dovrebbe rilanciare le vendite globali, sarà davvero la carta vincente o solo un altro annuncio che fa rumore – ma non chilometri.

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