Un’inchiesta negli Stati Uniti accende i riflettori su OnePlus, sospettata di raccogliere dati senza il consenso necessario.
OnePlus, noto produttore cinese di smartphone, è finito sotto osservazione da parte delle autorità americane per possibili violazioni della privacy. Secondo indiscrezioni raccolte da testate tech internazionali, l’azienda sarebbe coinvolta in un’inchiesta preliminare relativa alla raccolta e gestione dei dati degli utenti. Al centro del caso ci sarebbero pratiche poco trasparenti legate a telemetria, tracciamento dell’utilizzo dei dispositivi e le loro funzioni e invio di dati a server esterni, che secondo alcuni esperti non sarebbero chiaramente segnalate all’utente o disattivabili con facilità.
L’indagine si trova ancora in una fase iniziale, ma potrebbe estendersi, anche perché si inserisce in un contesto più ampio di crescente diffidenza verso produttori extra-occidentali, in particolare cinesi. Dopo i casi di TikTok, Huawei e altre aziende nel mirino di governi e agenzie di sicurezza, anche OnePlus rischia di finire travolta da pressioni politiche e mediatiche.
OnePlus nel mirino degli USA, stavolta tocca a quest’azienda cinese fronteggiare le accuse sulla violazione dei dati personali
Il brand cinese, che fa parte del gruppo BBK Electronics (insieme a Oppo e Realme), ha da tempo una forte presenza in Europa e Nord America, soprattutto per il suo posizionamento di fascia medio-alta a prezzi competitivi. Ma proprio l’espansione in questi mercati implica uno standard di trasparenza più elevato. OnePlus, da parte sua, ha dichiarato che rispetta le normative vigenti e che i dati raccolti sono anonimi, utilizzati solo per migliorare i servizi. Tuttavia, la questione della privacy resta delicata, specie quando il confine tra ottimizzazione e tracciamento si fa sottile.
Se l’indagine dovesse confermare le accuse, le conseguenze potrebbero andare anche oltre le multe. Ricordiamo che cause del genere danneggiano in qualunque caso l’immagine di affidabilità costruita nel tempo da parte di un’azienda, in un mercato in cui la fiducia dell’utente è sempre più centrale. Questo avverrebbe anche a prescindere dall’esito.