Sono arrivate alcune novità dalla parte di Google, con gli utenti che a breve potranno apprezzare le grandi novità portate da Search Live. Tutto ciò sarà disponibile sia su Android che su iOS, con una modalità di ricerca tutta nuova che sfrutterà l’AI in tempo reale fino a trasformare la barra di ricerca che tutti conoscono in un assistente vocale con cui interagire in ogni momento.
La differenza rispetto alle ricerche vocali tradizionali è sostanziale. Con Search Live, l’utente non si limita a fare una domanda: può portare avanti una conversazione, approfondire i temi trattati, chiedere chiarimenti e cambiare argomento senza dover ricominciare da capo. È un’interazione dinamica, molto simile a quella con un chatbot evoluto, ma integrata direttamente nell’app Google.
Come funziona Search Live
Una volta abilitata, la funzione può essere avviata premendo una nuova icona animata posta sotto la barra di ricerca (una piccola onda con una scintilla), oppure tramite un tasto circolare a lato del campo testuale. L’interfaccia cambia, offrendo due modalità di input: voce o testo. In basso sono presenti due comandi: uno per attivare/disattivare il microfono, l’altro per visualizzare la trascrizione della conversazione.
Durante la demo ufficiale, Google ha mostrato un esempio concreto: un utente alle prese con la riparazione di una mountain bike chiede all’AI dove trovare il manuale, poi si concentra sui freni, passa alla ricerca di un video su YouTube, e infine recupera da Gmail le misure di un pezzo da sostituire. Tutto senza mai digitare o cambiare app. Un flusso continuo, alimentato dal riconoscimento vocale e dalla comprensione contestuale dell’AI.
Search Live supporta anche l’uso in background, utile in situazioni dinamiche come passeggiate o attività manuali. L’utente può continuare a interagire vocalmente anche mentre utilizza altre applicazioni.
Disponibilità e limiti
Attualmente, la funzione è in fase di test e non è ancora attiva per tutti i dispositivi. Anche su modelli recenti, come Pixel 6 Pro con Android 16 QPR1 beta o iPhone 15 Pro Max con iOS 18.5, la disponibilità è limitata. Google ha però avviato un rilascio a scaglioni, segno che l’espansione completa potrebbe essere imminente.
L’azienda ricorda che si tratta ancora di una modalità sperimentale: non mancano gli errori o i cosiddetti fenomeni di allucinazione, in cui l’AI fornisce informazioni inesatte. Per questo, viene raccomandata cautela, soprattutto quando si cercano contenuti sensibili o dati tecnici.